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Nzola il centravanti di Italiano: e Beltran potrebbe diventare un jolly

L’angolano è certamente il preferito del tecnico come centravanti della Fiorentina: per l’argentino si studia un ruolo diverso

La Fiorentina segna, è una (discreta) macchina da gol, ma è ancora in attesa del lavoro – e quindi delle reti – dei suoi centravanti. Stride il concetto, che però è la fotografia esatta dell’andamento dei viola in questa primissima parte della stagione. Dunque? E’ chiaro che il campionato che sta per rimettersi in moto, rappresenterà il momento decisivo perché Nzola e Beltran concretizzino la fiducia che la Fiorentina continua a riporre in loro. Scrive La Nazione.

La forza di Nzola

Anche se non esistono gerarchie predefinite, è stato evidente in più occasioni che l’ex Spezia è il bomber su cui Italiano preme di più. Almeno per l’immediato. Nzola sta bene fisicamente. E’ un lavoratore micidiale e nel suo passato ha tutto sommato visto sempre bene la porta. Il blocco in cui è finito nella fase iniziale della sua avventura a Firenze (solo un centro all’attivo) ha dunque maggiori risvolti psicologici che fisico-atletici.

Forse il centravanti ha accusato il peso del salto di responsabilità, passando dallo Spezia alla Fiorentina? O forse, riportando la questione sul tema tattico, il suo ruolo e la sua posizione risentono di una non perfetta sincronizzazione intesa con gli esterni offensivi? Nzola, dovrebbe riprendersi il posto con l’Empoli con l’obiettivo di segnare e spingere la squadra viola nella direzione della vittoria. Una giornata da bomber protagonista potrebbe essere decisiva per il risveglio definitivo di Nzola.

I tempi di Beltran

Ha trascorso la sosta lavorando con la Nazione, ma sta studiando (con impegno) il calcio italiano. In una ipotetica graduatoria che misuri il suo inserimento nella Fiorentina – parliamo a livello di lavoro tattico, sia chiaro –, Beltran è ancora al 65-70 per cento. Non male, certo, ma lo standard giusto ancora non c’è e questa è la più semplice, ma determinante, spiegazione per il perché l’argentino non ha ancora preso confidenza con il gol.

Vivrà le prossime settimane con seduta di allenamento intense per immergersi al meglio nella «fisicità» (come l’ha definita lui) della manovra viola. E poi porterà al gruppo quella qualità e quelle giocate che lo hanno reso famoso e importante in Argentina. Beltran farà senza dubbio la punta centrale, ma occhio alle sorprese.

Italiano sta studiano anche come eventualmente ’manipolare’ il dna dell’attaccante. L’impiego come seconda punta, magari accanto a Nzola, non è da escludere. E se alla fine, in occasioni particolari, l’allenatore decidesse di arretrarlo un po’, magari per dare un turno di relax a Bonaventura? Il dibattito è aperto.

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