Rassegna Stampa
Nuovo protocollo già da Spadafora: ecco cosa cambia. La richiesta di Lotito…
Iter velocizzato, la Lega ha già trasmesso al ministero dello sport il nuovo protocollo per gli allenamenti. Oggi la verifica del Cts
La proposta del nuovo protocollo è partita di corsa. In un pomeriggio la Lega di serie A ha confezionato il documento poi condiviso con la Federcalcio e la sua commissione medica. Fatto sta che alle nove della sera di ieri, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha ufficializzato di aver ricevuto il documento: «In spirito di piena collaborazione il ministro ha dato immediato impulso ai propri uffici per procedere ad una rapida ma approfondita analisi delle novità introdotte nel documento, in modo da poterlo inviare già domani (cioè oggi, ndr) all’attenzione del Comitato tecnico-scientifico». Naturalmente non è che un’analisi del genere possa essere fatta in un attimo, quindi è da escludere una fumata bianca oggi. Però è chiaro che si procederà velocemente (3-4 giorni?). Così scrive La Gazzetta dello Sport.
CONTROLLI. Ma che cosa cambia nel nuovo protocollo rispetto al vecchio, quello del ritiro blindato senza contatti con l’esterno, fatto fuori dallo scetticismo di club e calciatori? Per cominciare: niente più bolla, niente più gruppo chiuso, si dorme a casa. A ogni sessione, ci sarà il termo scanner che misurerà la temperatura e chi ha più di 37,5 dovrà tornarsene a casa. Per arrivare però al dormire a casa, ci vogliono maggiori controlli. Cambia anche la frequenza dei tamponi, che saranno effettuati ogni quattro giorni.
NOVITA’. Ma la novità più grande riguarda il che cosa si farebbe (o si farà) in caso di positività. Dopo aver disposto l’immediato isolamento della persona, sarà tutta la squadra ad andarsene in isolamento per due settimane, ma all’interno del centro sportivo e proseguendo gli allenamenti. Ovviamente, il calcio se lo può permettere nella prima fase della ripartenza, mentre la disposizione non risolverebbe il problema durante il momento agonistico della ripresa del campionato. Ma su questo c’è una sorta di tregua: porre il problema di una revisione della norma sulla «quarantena automatica» per la squadra in caso di una singola positività non porterebbe ora da nessuna parte. Si dovrà aspettare lo sviluppo della curva epidemiologica nei prossimi 10-12 giorni.
MEDICINA LOTITO. Prima dell’invio alla Federazione del testo preparato dalla Lega, il presidente della Lazio Lotito ha chiesto di poterne prendere visione. Richiesta che per il presidente Dal Pino non poteva essere soddisfatta: il documento avrebbe dovuto allo stesso modo essere inviato agli altri club, di cui magari dover recepire anche le più piccole correzioni. Dal Pino, al lavoro sul protocollo con il rappresentante dei medici sociali di Serie A, Gianni Nanni, ha chiesto fiducia ai club: accordata. Anche da Lotito, che però rispetto ai colleghi presidenti ha ricordato di avere una preparazione in medicina parlando di un metodo innovativo e più rapido di monitoraggio sui giocatori.