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Nuovo caso scommesse in Serie A: dodici giocatori indagati, coinvolto anche Zaniolo

Nicolò Zaniolo - Fiorentina

L’inchiesta della Procura di Milano parte dalle chat di Tonali e Fagioli: i calciatori avrebbero puntato su siti illegali, ma non sul calcio. Per ora, solo sanzioni lievi in vista

Un anno e mezzo dopo l’indagine della Guardia di Finanza di Torino, un nuovo filone legato al calcioscommesse scuote la Serie A. La Procura di Milano, come scrive La Repubblica-Firenze, ha aperto un fascicolo su dodici giocatori per presunte scommesse effettuate tra il 2021 e il 2023 su piattaforme illegali. L’inchiesta ha preso avvio dall’analisi delle chat presenti nei telefoni di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli.

Tra gli indagati spicca anche Nicolò Zaniolo, oggi alla Fiorentina ma all’epoca dei fatti in forza alla Roma. Secondo gli inquirenti, Zaniolo e altri colleghi avrebbero scommesso su sport diversi dal calcio e su giochi d’azzardo non autorizzati, in particolare tavoli online di poker.

Conseguenze penali e sportive

Dal punto di vista penale, i rischi per Zaniolo sono contenuti: la violazione del comma 3 della legge 401/1989 prevede un’ammenda fino a 500 euro o l’arresto per un massimo di tre mesi, ma il reato è estinguibile con una sanzione di soli 250 euro. Questo scenario è considerato il più probabile per l’attaccante viola.

Diversa la situazione sul fronte della giustizia sportiva. Nel 2023, Zaniolo ricevette la notifica dell’indagine durante il ritiro della Nazionale a Coverciano, ma non venne sanzionato poiché non risultavano puntate sul calcio. Solo nuove evidenze emerse dall’attuale inchiesta potrebbero riaprire il caso, ma in assenza di scommesse calcistiche non verrebbe violato l’articolo 24 del codice di giustizia sportiva, che comporta squalifiche minime di tre anni.

Il caso Fagioli: tra sanzioni e rieducazione

Per Nicolò Fagioli la questione sportiva è già stata affrontata: il centrocampista ha patteggiato una squalifica di 12 mesi, di cui 7 scontati tra ottobre 2023 e maggio 2024, mentre i restanti 5 sono stati convertiti in attività di sensibilizzazione contro la ludopatia. Potrà essere giudicato nuovamente solo in presenza di nuovi fatti, in linea con il principio del ne bis in idem.

Sul piano penale, Fagioli rischia una multa non solo per l’utilizzo delle piattaforme illecite, ma anche per aver favorito altri calciatori nell’apertura dei conti gioco e nella gestione dei fondi per le scommesse.

In sintesi, se verrà confermato che le scommesse non riguardavano il calcio, Zaniolo e gli altri indagati potrebbero cavarsela con semplici sanzioni pecuniarie, evitando conseguenze sportive. La situazione resta però in evoluzione, con la Procura di Milano che continua ad approfondire le responsabilità dei tesserati coinvolti.

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