‘Sono maglie che racchiudono l’identità di Firenze e dei fiorentini, tutti i valori di Firenze all’interno della nuova maglia della Fiorentina’. Messaggio chiaro, e affascinante. I valori di Firenze e del Calcio Storico, e quindi passione, sacrificio, tanto cuore. Senso di appartenenza. Da trasmettere a chi poi indosserà le maglie della Fiorentina. Tutti aspetti dei quali ogni fiorentino vero va orgoglioso. Ecco perché, se capito in fondo, il messaggio lanciato dalla presentazione delle nuove maglie è di quelli importanti, belli, per certi versi anche rivoluzionari. Perché nessuno aveva mai fatto una maglia così, che ha radici nella storia di una città. Di Firenze.
Tutto bellissimo, poi si discuterà dei colori delle divise o dello ‘stile’ delle maglie. Ma soprattutto, si discute del ‘contesto‘. Perché tutto ciò si inserisce nel momento più duro dell’ultimo periodo targato Della Valle. Un periodo nero per la Fiorentina. Con contestazioni che vanno avanti da mesi, sfiducia nei confronti di chiunque, i pezzi migliori che se ne vanno. Situazioni gestite male. E quindi critiche a tutti, moltissime giustificate. E difficile quindi godersi anche una nuova filosofia per le maglie di Firenze.
Del resto, il caso Borja Valero ha acceso ancor più le turbolenze sull’ambiente viola. E questa sera, alle 19, è in programma anche un ritrovo dei gruppi organizzati del tifo per far sentire la voce discordante sul momento viola. Una possibile contestazione, insomma. Altro snodo che si annuncia importante per il delicato momento fiorentino. Poco prima, nel pomeriggio, il ritrovo generale al centro sportivo, con anche un confronto diretto tra Borja Valero e Corvino. In cui emergerà, quasi sicuramente, la volontà di separarsi. Volontà manifestata anche da Bernardeschi e da Kalinic. Primi di una lunga lista, con qualcun altro che del resto ha già salutato (Gonzalo e Ilicic).
In tutto questo calderone, insomma, difficile anche apprezzare in fondo l’avvicinamento (di parte) della Fiorentina alle radici di Firenze. Un’idea che parte da lontano, dall’estate 2016. Poi studiata e rafforzata nel tempo, realizzata anche grazie all’inserimento di Laura Masi, nuova figura del cda viola, e al tocco del nuovo vicepresidente Salica. Un messaggio di avvicinamento alla città, con i rappresentanti dei quattro Colori – Bianchi, Azzurri, Rossi e Verdi – come testimonial speciali per le nuove maglie. I veri tifosi che indossano e presentano le nuove casacche. Roba non da tutti. E poi la figura di Federico Chiesa, tornato appositamente dalle vacanze, per indossare la prima maglia viola. “Il Calcio Storico e la Fiorentina fanno parte di Firenze. Finora non era stato capito il messaggio del calcio in costume: oltre alla violenza, c’è passione, attaccamento. I calciatori devono capire questi simboli, che maglia indossano. Cosa vuol dire essere fiorentino. Che va oltre i propri limiti”, il messaggio lanciato dai Calcianti. “Se trasmettiamo ai giocatori la grinta che abbiamo noi a giugno, vinciamo tre scudetti di fila”, la battuta che fa capire il senso di tutto.
Di
Marco Pecorini