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Nuno Gomes: “I tifosi viola meritano la coppa. Sarà una gara emozionante”

L’ex attaccante viola, protagonista dell’ultimo trofeo vinto a Firenze, ha parlato della finale di questa sera di Conference League

C’era un tormentone a Firenze, “Rui baila la portuguesa, passa la pelota a Nuno, segna e facci cantar!”, intonato in continuazione dai tifosi allo stadio. Quella sera però non fu Rui Costa, ma Enrico Chiesa a passare a Nuno Gomes il pallone decisivo e la città iniziò i suoi festeggiamenti. «Spero che Firenze impazzisca di gioia proprio come quella notte» ci racconta Nuno Gomes, che dal Portogallo ricorda con lo stesso entusiasmo quel 13 giugno 2001, la data dell’ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina grazie alla firma dell’attaccante portoghese che ha fatto mettere in bacheca la Coppa Italia, conquistata contro il Parma. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Nuno Gomes, sono trascorsi 23 anni da quel giorno, ma le sensazioni sono ancora forti per lei?
«Quella notte è stata speciale per me e per la Fiorentina. Una serata che mi riporta a tempi meravigliosi, anche per come la città ha festeggiato. I tifosi si meritavano quel successo, proprio come questa volta perché sono eccezionali e spero che possano gioire in Grecia o a Firenze, ovunque si trovino. Questa poi, a differenza della nostra, sarebbe anche una Coppa internazionale».

Che partita si aspetta?
«Emozionate ed equilibrata, fra due buone squadre che sono in forma e per la Fiorentina ci sono tutte le condizioni per vincere, però sarà decisa dai dettagli quindi servirà davvero la massima concentrazione. Sarà importante anche l’impatto iniziale in un ambiente non semplice perché è in Grecia e l’Olympiacos è come se giocasse in casa, anche se non è nel suo stadio».

Lei invece segnò al Franchi per poi correre sotto la Curva Fiesole.
«Fu bellissimo e la partita finì in pareggio, 1-1, ma era come una vittoria perché avevamo battuto il Parma nella partita d’andata. Ci saranno però anche tanti tifosi viola stasera che si faranno sentire al massimo come sempre e caricheranno la squadra. La nostra era una bella formazione con Toldo, Rui Costa, Torricelli, Adani, Di Livio, Vanoli, Rui Costa e tanti altri fra cui Enrico Chiesa che proprio quella sera mi fece l’assist. E poi abbiamo avuto due grandi allenatori come Fatih Terim e Roberto Mancini che proprio a Firenze ha vinto il suo primo titolo».

E Vincenzo Italiano le piace?
«I fatti parlano per lui, ha fatto molto bene e lo dimostrano chiaramente le tre finali a cui è riuscito ad arrivare in due anni. Ora merita un trofeo. In Portogallo si dice “À terceira é de vez”. Insomma, alla terza bisogna vincere per forza, e spero davvero che sia così. In campionato la Fiorentina ha perso qualche punto, ma l’ottavo posto in classifica credo che debba comunque inorgoglire i dirigenti e i tifosi viola. E poi la strada intrapresa è quella giusta e il Viola Park è un capolavoro».

E stasera chi può essere l’uomo in grado di fare la differenza?
«Nico Gonzalez può decidere questa finale perché è un giocatore di talento, ma dico anche Bonaventura che è forte e pure Biraghi che a me piace per il calore che trasmette sul campo. Saranno in tanti a voler segnare, titolari o subentrati. Da Nzola a Belotti, passando per Kouame. Un successo sarebbe ancora più bello per dedicarlo alla memoria di Joe Barone che metteva tanta passione nel suo lavoro per i colori viola».

L’Olympiacos ha molti portoghesi in squadra. Cosa ci può raccontare?
«David Carmo, il difensore centrale, forte e aggressivo, che il Porto ha pagato 20 milioni due anni fa dal Braga. E poi Horta che è un regista che sa far giocare le squadre ed è bravo anche nelle punizioni, in più cerca gli assist così come Podence che è veloce, sta facendo gol con continuità e ha esperienza internazionale. Gli piace l’uno contro uno. Ma non possiamo non citare Chiquinho che era nel Benfica l’anno scorso e ha giocate intelligenti nelle sue corde e gli piace portare la squadra in avanti, così come Carvalho. Sono tutti giocatori che possono creare pericoli».

Firenze può sognare anche un piazzamento in Champions nei prossimi anni?
«Penso proprio che la squadra sia sulla strada giusta, nonostante in Italia non sia mai facile perché ci sono tanti club con molta qualità e che investono anche più della Fiorentina. Però sì, nei prossimi anni credo che possano anche arrivare in Champions».

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