Rassegna Stampa
Numeri dietro e davanti non da Europa. Crolli nelle riprese e mancanza di alternative
Viola in bilico: numeri dietro e davanti non da Europa per la Fiorentina. Crolli nelle riprese e mancanza di alternative
La Fiorentina continua ad essere in bilico tra la zona che vale l’Europa e quella di chi è destinato ad un campionato alle spalle delle grandi, e appena sopra la «classe media», scrive il Corriere Fiorentino. Ad oggi i viola non sembrano avere i numeri tornare in Europa. L’impressione (più volte confermata dallo stesso Italiano) è che per viaggiare su certi ritmi i viola siano molto spesso costretti a mandare il motore fuori giri. Si spiega (anche) così, per esempio, lo squilibrio della tenuta difensiva tra primi e secondi tempi. Nelle prime frazioni di gioco sono stati incassati solo 3 gol, contro i 16 delle riprese. Ben 8 (il 42%) negli ultimi 15’ di partita.
RIMONTE. La rimonta subita dall’Empoli non è certo la prima incassata dai viola. Questo si può spiegare anche con la filosofia imposta dal tecnico. La linea difensiva alta infatti funziona se la squadra resta cortissima e, quindi, aggressiva. Normale quindi, che col passare del tempo (e il conseguente calo delle energie) il già sottile equilibrio venga meno. E poi ci sono le alternative che mancano a Italiano: anche ad Empoli, chi è subentrato, come Castrovilli e Amrabat, non ha dato risposte.
DIFESA-ATTACCO. I 19 gol presi equivalgano ad un dato (1,35 di media a partita) che obbliga i viola, di fatto, a dover segnare quasi 3 reti per poter vincere un match. L’attacco, allo stesso tempo, si conferma troppo sterile (21 gol fatti dei quali 11 dal solo Vlahovic) per un allenatore che fa del «segnare sempre un gol più degli altri» la propria ragione di vita. Basta pensare che, tra le prime dieci, soltanto la Juve ha segnato meno.