Un mese, nove partite per chiudere nel migliore dei modi il 2016 e capire cosa e come saranno i successivi sei mesi della Fiorentina. In attesa del ritorno di tutti i nazionali, undici (Salcedo torna in anticipo perché non potrà giocare Messico-Panama per squalifica) più Zarate in permesso in Argentina dalla moglie, in casa viola si inizia a preparare la gara contro l’Empoli di domenica pomeriggio al Castellani. La prima di nove partite, tra campionato e Europa League, piene d’insidie e difficoltà.
Oltre ad avere lavorato la scorsa settimana con una rosa ridotta, dopo la partita nel derby i viola giocheranno ogni tre-quattro giorni (nove partite in poco più di un mese) senza avere la possibilità di recuperare energie fisiche e mentali e poter preparare nel migliora dei modi la gara successiva.
Se contro Paok Salonicco e Qarabag la Fiorentina si giocherà qualificazione alla fase successiva (e primo posto) della Europa League, in campionato le sfide contro Empoli e Inter in trasferta, Palermo e Sassuolo al Franchi, il recupero contro il Genoa a Marassi, la sfida dell’Olimpico con la Lazio e la gara casalinga contro il Napoli diranno in maniera quasi definitiva se Borja Valero e compagni potranno lottare per posizioni importanti in classifica oppure ci dovremo accontentare di un campionato anonimo.
È chiaro che anche la posizione in campionato influirà sulle scelte di mercato, che comunque è bene ricordare (come ha fatto di recente lo spesso Pantaleo Corvino) proseguirà sulla linea dell’autofinanziamento e con un budget a zero euro. In sostanza per prendere qualche giocatore servirà cedere qualcuno.
E’ chiaro che Pantaleo Corvino, che davanti alle sfide difficili non si è mari tirato indietro, ci dovrà mettere molto del suo per cercare di migliorare la rosa a disposizione di Paulo Sousa, se la Fiorentina vorrà continuare a lottare per obiettivi importanti.
Un fine 2016 difficile, intenso, che però dovrà dare risposte a tutti, alla società ai giocatori, a Sousa e ai tifosi.
Un fine 2016 che dovrà dare anche risposte (definitive?) sulla questione del nuovo stadio. I Della Valle avrebbero trovato chi finanzierà l’opera (si parla di investitori cinesi, arabi ma non solo) l’opera, anche se ancora non è stato risolto il grande problema di dove far costruire la nuova Mercafir (tra l’altro servono decine e decine di milioni…).
Un fine 2016 che speriamo sia positivo e tutto di tinte viola, per non avere poi un grigio o nero 2017.
Di
Gianni Ceccarelli