#NoToGattuso, la protesta dei tifosi del Tottenham: da Joe Jordan a razzismo e LGBTQ+

Monta la reazione sui social dei sostenitori degli Spurs, che non vorrebbero Rino come nuovo allenatore

Un calcio ritenuto difensivo e poco propenso a lanciare i giovani, ma non solo. Monta la protesta dei tifosi del Tottenham sui social contro la possibilità (sempre più concreta in realtà) che Gattuso sia il nuovo allenatore degli Spurs. In Inghilterra ieri l’hashtag #NoToGattuso era tra i primi posti in tendenze su Twitter, insieme a #GattusoOut.

Una marea di commenti negativi nei confronti dell’ormai ex allenatore della Fiorentina. Non solo, come detto, perché ritenuto poco incline ad un calcio offensivo, ma anche per diversi episodi del passato. Su tutti, la lite storica con Joe Jordan, ex vice allenatore del Tottenham. Ma non solo. Perchè tanti tifosi degli Spurs si dicono “preoccupati” per alcuni valori portati avanti da Gattuso negli anni. Accusato di aver minimizzato gli episodi di razzismo su Boateng, ma anche di sessismo (“Non vedo bene le donne nel calcio”, disse ai tempi di Barbara Berlusconi al Milan) e di essersi schierato contro i matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Proprio su quest’ultimo punto in tanti hanno montato la polemica: il Tottenham, infatti, ha un nutrito gruppo di tifosi che difende il mondo LGBTQ+. “Avevo l’impressione che il mio fosse un club che sosteneva le donne, i neri e le persone LGBTQ+, ma nominare Gattuso come manager sputerebbe in faccia all’incredibile lavoro fatto dal Tottenham in questi anni”, scrive un tifoso, che ha raccolto molti like. “La sua nomina manderebbe a gran parte della nostra famiglia Spurs il messaggio di non essere i benvenuti”.