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Non solo Vlahovic: a Venezia curiosità sullo stato della squadra. Viola non al 100%, ma Italiano vuole rivedere la sua Fiorentina avvolgente. Possibilmente per 90′

Italiano

A Venezia i viola vogliono confermarsi belli e vincenti contro le piccole, e non è affatto scontato

Finalmente per i tifosi della Fiorentina si avvicina il ritorno del calcio giocato, il fattore che dovrebbe essere il più importante per gli appassionati. Per due settimane non si è parlato d’altro se non il mancato rinnovo di contratto di Vlahovic (e non poteva essere altrimenti), ma l’incombente weekend di Serie A ci riavvicina pian piano ai temi inerenti il rettangolo verde.

EFFETTO DUSAN? Ovviamente, la questione Vlahovic resta centrale anche riguardo ai temi del campo. In attesa di capire quale sarà l’accoglienza che gli riserveranno i propri tifosi al Franchi (lo scopriremo domenica 24 col Cagliari), qualche indicazione di campo arriverà anche dal Penzo. Come verrà assorbito dal calciatore e dal gruppo il polverone mediatico che lo ha investito? Detto in parole povere: le sue prestazioni ne risentiranno o no? E quelle dei compagni?

L’AVVERSARIO. E allora quale miglior prova per testare la condizione psicofisica del serbo se non una neopromossa come il Venezia. La squadra di Zanetti naviga nelle parti basse della classifica e con ogni probabilità dovrà lottare fino all’ultimo per la salvezza. Ma il suo mercato a dir poco esotico, concluso pochi giorni fa con l’arrivo a parametro zero di una vecchia gloria come Romero per sostituire l’ex viola Lezzerini infortunato, la rende una squadra difficile da inquadrare. Finora la Fiorentina ha sempre ben figurato con le ‘piccole’, vincendo tutte le partite contro chi sulla carta le era inferiore. Ma occhio a non dare per scontata una vittoria che non lo è affatto.

SUDAMERICANI SUL FIL DI LANA. Vero che la partita si gioca di lunedì, ma anche stavolta i calendari congestionati delle nazionali creeranno disagi a mister Italiano, costretto a poter allenare i sudamericani soltanto a partire da sabato. Gonzalez, Martinez Quarta, Pulgar e Torreria rientreranno infatti tra stanotte e domattina. Ecco il perché dell’allenamento particolare fissato sabato sera alle ore 20.45 dal tecnico gigliato. Oltre ai sudamericani e alle assenze sicure di Dragowski e Castrovilli, saranno da valutare le condizioni di Milenkovic e Duncan.

COSA ASPETTARSI DAI VIOLA. Insomma, Italiano a Venezia non avrà a disposizione la Fiorentina al 100% della forma. Tuttavia, il tecnico gigliato fin qui ha sempre dimostrato di saper ruotare molto bene il suo gruppo e di perdere poco in intensità e qualità anche cambiando gli uomini. Contro una squadra che probabilmente punterà molto sul difendersi e ripartire in contropiede, abbassando di conseguenza l’efficacia del pressing ultra aggressivo marchio di fabbrica dei viola, ci si augura di rivedere una Fiorentina dalla manovra avvolgente come col Torino, a Genova e nel primo tempo di Udine. Una squadra sempre pronta a cambiare versante di gioco sulla trequarti, mettendo in difficoltà anche le difese più basse costrette a muoversi in ampiezza.

COSA EVITARE. Ciò che bisogna evitare è il segreto di Pulcinella, ovvero scongiurare il calo dopo la prima ora di gioco. Un calo di prestazioni che troppe volte ha presentato il conto a Biraghi e compagni. Italiano ha più volte ribadito che si tratta solo di una questione mentale e non fisica: tenere alta l’attenzione su un pressing ambizioso, corale e ben organizzato (quindi dispendioso anche a livello di testa) per tutti i 90′ non è affatto semplice. Il prossimo ciclo di partite prima della successiva sosta (Venezia, Cagliari, Lazio, Spezia, Juventus) ci dirà di più su questo aspetto e sulle potenzialità della Fiorentina in generale.

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