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Non solo Dragowski: Panathinaikos, 4-3-3 ed ambiente caldo. Ma la Fiorentina avrà i suoi tifosi in Grecia

I greci sono 3° in campionato, hanno faticato fin qui in Conference. Davanti occhio a Tete, Ioannidis e Djuricic. Ma dopo i due turni di squalifica tornano i tifosi viola in trasferta

Non sarà un’avventura… Sarà dura, scrive La Gazzetta dello Sport. La Fiorentina ha trovato il Panathinaikos come avversario negli ottavi. E non è un avversario facile anche se nel playoff ha faticato parecchio per superare gli islandesi del Vikingur e nel tabellone è arrivato soltanto tredicesimo pareggiando col Borac Banja Luka, perdendo in casa col Chelsea e fuori col Djurgarden, prima di battere l’Helsinki e il The New Saints (affrontato anche dai viola alla prima giornata) e di regolare 4-0 all’ultima giornata la Dinamo Minsk.

QUANTA ITALIA. Il Panathinaikos è allenato dal cinquantaquattrenne portoghese Rui Vitoria, un giramondo che ha fatto parecchie esperienze e pure quella con la Nazionale egiziana, ultima tappa prima di arrivare ad Atene. Il Pana gioca con un 4-3-3, è terzo nel suo campionato. Dove nella passata stagione è arrivato quarto. Nella squadra biancoverde non mancano le conoscenze italiane e viola in particolare. Partendo dal portiere ventisettenne polacco Bartlomjei Dragowski che fu portato a Firenze da Pantaleo Corvino nel 2016. Ha giocato anche a Empoli e Spezia prima di accasarsi in Grecia. Ma non è l’unico che ha ha avuto un’esperienza italiana. Ci sono pure l’ex veronese Karol Swiderski, attaccante, l’ex difensore romanista, il croato Tin Jedvaj e l’ex trequartista di Sassuolo e Sampdoria (ma pure Benevento) Filip Djuricic che nel campionato greco ha segnato finora cinque gol (in quello passato tre). Rui Vitoria si aspetta molto anche dal recupero del centrocampista marocchino Azzedine Ounahi, che è stato a lungo corteggiato dal Napoli. È lui uno dei cardini in mezzo insieme a Gnezda Cerin.

ALL’ATTACCO. Ma nella sfida decisiva con il Vikingur il sigillo fondamentale lo ha firmato il brasiliano Tete, già 10 gol in questa stagione che il tecnico portoghese usa da attaccante esterno a destra nel tridente che ha Djuricic a sinistra e il greco Fotis Ioannidis come punta centrale. Il venticinquenne capitano è al Pana dal 2020 e in questo campionato ha segnato pure lui cinque reti. È stato cercato da parecchi club, ma finora, d’accordo col club, ha preferito restare al Pana da dove è arrivato due anni fa anche in Nazionale. Ma la Fiorentina dovrà preoccuparsi soprattutto dell’ambiente caldissimo che troverà ad Atene, anche se i suoi tifosi, dopo i due turni di squalifica, possono tornare a girare l’Europa.

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