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Editoriali

Non fermarti ora Fiorentina. Nel nome di Davide continua la tua battaglia. Contro Gasp, l’Atalanta, tutto e tutti

Per la squadra viola dinanzi un nuovo crocevia della stagione. Serve fare punti a Bergamo per continuare a lottare per l’Europa

Di fronte ancora lui. Gasperini. Che simpatia per la Fiorentina non ne ha mai mostrata, né avuta. Da quel 3-3 di Marassi con la celebre tripletta di Adrian Mutu che costò al tecnico bergamasco l’accesso in Champions proprio in favore dei viola, l’acredine è soltanto che salita. Fino al negare l’evidenza lo scorso anno, quando nonostante il VAR vennero negati due rigori solari alla Fiorentina che permisero alla Dea di portar via dal Franchi un prezioso pareggio. Ma allora ‘le decisioni arbitrali vanno rispettate’, ebbe a dire Gasperini. Quelle stesse che invece, in Fiorentina-Atalanta di campionato, lo hanno portato a definire Chiesa un simulatore, a caldo, ribadendo poi il concetto a freddo e rincarando la dose dopo sei mesi, mettendo nel mirino anche Stefano Pioli. Ma su questo già molto è stato detto e scritto.

Sarà l’ennesima riprova sulla crescita di Federico Chiesa. Che la prima volta, dopo le parole del tecnico nerazzurro, sembrò aver accusato il colpo dal punto di vista psicologico, e che adesso invece deve trascinare la sua Fiorentina sotto gli occhi del suo ‘accusatore’ ed in un ambiente ostile, che lo bombarderà di sonori fischi.

Di fronte ancora loro, l’Atalanta. Squadra pazza, che gioca un calcio bellissimo, sempre propositivo, e pieno di energia. In grado di trascinare la sua tifoseria e la sua gente, e di riscontrare i pareri positivi della critica. Ma che allo stesso tempo è vittima di questa sua caratteristica. Un po’ come la Fiorentina di Montella, che spesso non chiudeva le partite e si faceva riprendere con estrema facilità per quella sua natura di non riuscire a distruggere la manovra avversaria ma essere stata costruita per proporre. E quindi, molto più che vulnerabile. Tant’è che così come ha annientato l’Inter in campionato dove poteva vincere 10-1, e la Juventus in Coppa Italia, allo stesso tempo ha comunque perso contro il Cagliari in casa, o ad Empoli e col Genoa. Nulla, dunque, è impossibile. E dinanzi non c’è il Barcellona. E’ bene metterselo in testa. Gioca bene, va a mille all’ora, ed ha ottime individualità, l’Atalanta. Ma non è certo una corazzata.

Di fronte l’ennesimo crocevia per la Fiorentina. Perché perdere a Bergamo potrebbe essere un colpo da ko per le ambizioni europee della squadra di Pioli. Non definitivo, sia chiaro. Ma perdere a Bergamo potrebbe far aumentare ulteriormente le distanze con i nerazzurri, e con la Lazio all’orizzonte ci sarebbe ben poco da star tranquilli.  Servirà una prova di estrema maturità. Difficile da pretendere da un gruppo di giovani, ma unica via per non cadere dinanzi all’ambiente caotico che ci sarà all’Atleti Azzurri d’Italia.

Il rientro di German Pezzella può essere già un elemento di garanzia, dopo la sciagurata serata di Vitor Hugo. Quanto meno come leadership. Quella che sarà richiesta ancora una volta a Federico Chiesa. Con Laurini favorito per la corsia di destra, ed ancora Gerson davanti assieme a Muriel e Chiesa. Per il Cholito dovrebbe essere ancora panchina. Ma il ballottaggio sarà sciolto solo nel pregara. In mediana Edimilson tornerà dal 1’.

Di fronte tutto quanto detto sopra. Nei cuori di tutti il capitano, Astori. Non fermarti adesso Fiorentina. Nel nome di Davide continua la tua battaglia. Contro Gasperini, l’Atalanta, tutto e tutti.

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