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Non è stata solo colpa tua. Beppe al capolinea. Scelta, ormai, inevitabile. Resta il rispetto, e un grazie a metà

Iachini

Termina l’avventura di Iachini alla Fiorentina. Rimane il rispetto per l’uomo, e per il lavoro. E la sensazione che non sia stata solo colpa sua

Non è stata solamente colpa sua. L’avventura di Beppe Iachini termina qui. Il cammino è giunto ad un naturale, e forse prevedibile, capolinea. Non aveva, e non poteva avere, più in mano lo spogliatoio. Lo dicono i fatti, e le prestazioni di una squadra che dopo quella decisione di dare la fascia a Federico Chiesa ha quasi messo di giocare. I calciatori sono così, e Beppe lo sa. Si poteva intervenire prima? E meglio? Forse sì. Ma la verità è che la conferma di Iachini è stata l’inizio della fine della sua avventura. Era, semplicemente, il tecnico sbagliato per il percorso che doveva fare la Fiorentina.

TUTTO GIA’ SCRITTO. Le voci su altri tecnici non sono stati soltanto rumors a fine scorsa stagione. E nel mondo del calcio, quando si va oltre i semplici sondaggi, le voci circolano. E il tira e molla con Juric è arrivato alle orecchie di uno spogliatoio nel quale Iachini ha perso ogni forma di legittimazione. Il fatto che questo gruppo, che aveva spinto per la sua conferma nel post lockdown schierandosi dalla sua parte, lo avesse ormai scaricato è stato fin troppo lampante. L’epilogo, come detto, era già scritto.

RISPETTO. Poteva essere evitato tutto ciò? Sì. Lo Iachini che lascia la Fiorentina al termine della passata stagione non è lo stesso che lascia adesso. Dopo due mesi di agonia tecnica, e partite disastrosamente inguardabili che hanno macchiato il ricordo di un uomo, prima dell’allenatore, che ha vissuto ventiquattr’ore al giorno con la testa al lavoro e alla Fiorentina. Difficile da difenderlo ultimamente, a livello tecnico, doveroso farlo, invece, dal punto di vista umano. Perché avrà avuto dei limiti (tanti) a livello tecnico, ma per la Fiorentina Iachini ha dato tutto.

GRAZIE A META’. A Iachini va il grazie (a metà) della società viola e di Commisso:prima di tutto voglio ringraziare personalmente Beppe Iachini, allenatore capace e determinato, che, nel momento più difficile della scorsa stagione, ha trascinato e guidato la squadra, col suo lavoro, la sua dedizione e il suo carattere ma la mia stima e la gratitudine verso l’uomo e il professionista rimangono del tutto immutati. Purtroppo, gli attuali risultati impongono un cambio di guida tecnica” targato direttamente Commisso.  

L’UOMO. Un grazie all’uomo, ed anche al tecnico, che l’anno scorso ha preso in corsa una barca alla deriva e l’ha portata in porto, dopo le tante critiche e tanti sberleffi, è doveroso. L’amore per la maglia viola, lui, lo ha davvero, e lo ha sempre avuto. Peccato, però, che il lavoro non sia stato sufficiente per quel ‘picchia per noi Beppe Iachini al quale, ne siamo certi, al ritorno a Firenze da avversario sarà rivolto (a pandemia finita) un caloroso applauso da parte di gran parte dei tifosi viola.

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