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“Non è finita, noi ci crediamo”: De Gea suona la carica per il sogno europeo dei viola

È ancora tutto in ballo il futuro della Fiorentina che passa dalla sfida di domani a Roma e quella di giovedì con il Betis al Franchi

Come riporta Tuttosport, il giorno dopo la sconfitta subita nel catino bollente del Benito Villamarin, lo stadio del Betis Siviglia, la Fiorentina si è svegliata con un unico pensiero: “Non è finita, noi ci crediamo” ringhia a nome di tutti David De Gea, decisivo anche giovedì sera. Una carica che può servire anche in vista dello scontro diretto di domani all’Olimpico con la Roma. 

MAI FERMARSI. Palladino e i suoi non possono concedersi pause: è in gioco la stagione, questa e pure la prossima. Possono chiudere l’annata con qualcosa di importante, un trofeo, una qualificazione europea, oppure nulla: la differenza è netta.

CON IL BETIS. Il Betis di Pellegrini e del capitano Isco si è aggiudicato il primo round grazie alle reti al 6′ di Ezzalzouli e di Antony a metà ripresa al termine di un’azione contestata dai viola per la posizione in fuorigioco di Bakambu al momento del tiro del compagno. Il gol di Ranieri su assist di Gosens pochi minuti dopo ha comunque riaperto la gara, tenendo in bilico l’approdo alla finale del 28 maggio a Breslavia. Ovvio che giovedì al Franchi servirà una Fiorentina perfetta, trascinata dai suoi uomini migliori, iniziando naturalmente da Kean che Palladino l’altra sera ha inserito a inizio ripresa. Una scelta che ha fatto arricciare il naso a chi è convinto che con il centravanti in campo da subito il Betis non avrebbe addentato il match in modo così aggressivo. 

OUT. Palladino avrebbe voluto più tempo per preparare la sfida all’Olimpico che mette in palio un pezzo del sogno Champions. Ma deve fare di necessità virtù dovendo pure sopperire alle assenze di Dodo, che dopo l’intervento di appendicite con metodologia poco invasiva sta facendo di tutto per esserci giovedì, e di Cataldi, vero motore del centrocampo viola. L’ex laziale, sceso in campo contro il Betis con una vistosa fasciatura, è stato costretto a uscire nel primo tempo. Una situazione che preoccupa in attesa degli esami previsti nelle prossime ore. Mancherà poi per squalifica Ranieri, sempre più decisivo (terzo gol stagionale) come si è visto anche nella notte di Siviglia.

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