‘Pochissima Fiorentina, non basta avere Zarate’, titola Il Corriere dello Sport – Stadio. La crisi della Fiorentina si è ufficialmente aperta ieri sera all’Olimpico, dove la Lazio ha fatto un passo da gigante battendo i viola e agganciando il Napoli che nel pomeriggio si era avviato verso il terzo posto. La Lazio ha vinto giocando un ottimo primo tempo, ma dimostrando nella ripresa qualche limite di tenuta e di coraggio. Sul disastro dei viola, ha costruito i suoi primi 45′ senza errori. Era facile giocare contro un avversario inghiottito da una crisi di gioco (e ora anche di risultati) che comincia a far paura, ma la squadra di Inzaghi non ha indugiato, non si è mai sentita superiore, lo ha semplicemente dimostrato.
La Lazio era dentro la partita fin dall’inizio, la Fiorentina non ha saputo ostacolarla sulle fasce, ma l’ha sofferta ancora di più nei suoi fraseggi al centro. Una squadra era messa bene in campo, un’altra barcollava fra le sue preoccupanti incertezze. La sconfitta di giovedì contro il Genoa ha lasciato segni profondi sulla squadra di Sousa che stavolta ha schierato l’argenteria migliore, due esterni offensivi come Tello e Bernardeschi, più Ilicic e Kalinic. Dunque pensava di tenere la palla, di giocare, di attaccare, ma in 45′ è successo rarissimamente. E siccome l’iniziativa era tutta della Lazio, Vecino e Sanchez non hanno retto l’urto né il palleggio del trio Cataldi-Biglia-Milinkovic: erano di più e soprattutto più bravi.
Inzaghi aveva centrato l’obiettivo, Sousa no. Ma più dell’aspetto tattico, del livello tecnico, dell’organizzazione di gioco (del non gioco, se si guarda dalla parte viola), il problema della Fiorentina era nella sua testa. Giocava senza fiducia, senza convinzione e senza forza.
Il secondo cambio di Sousa ha dato la scossa: fra i fischi dei suoi vecchi tifosi è entrato Zarate che 6 minuti dopo ha riaperto la partita spingendo in rete un cross di Tello ribattuto da Biglia. E’ cambiata la partita, adesso era la Lazio ad aver paura. Troppa paura. Si è tirata tutta indietro, invogliando la Fiorentina a spingere ancora di più. Zarate era scatenato e Bernardeschi lo sosteneva a ritmo alto. E’ arrivato anche il 2-2 di Sanchez, Irrati lo ha convalidato, ma l’arbitro d’area Maresca aveva visto il netto fallo di mano del colombiano e ha salvato il collega pistoiese da un altro errore.

Di
Redazione LaViola.it