
Sono i giocatori sempre schierati titolari dal tecnico viola, insieme a capitan Biraghi. Asse centrale che sta dando risultati
Ogni allenatore ha i suoi alfieri. Giocatori più funzionali di altri dai quali il mister di turno si separa mal volentieri. Questioni tecniche, caratteriali e di duttilità tattica. Un esempio su tutti: Bonaventura. A Moena, si dice che Jack fosse quello più disorientato nei primi allenamenti dell’era Italiano. Tanto che dopo qualche giorno, alla luce del sole, ci fu un lungo colloquio tra in numero 5 e il tecnico su come tradurre in campo i nuovi principi su inserimenti e fase di non possesso. Da quel momento l’ex rossonero ha trovato le chiavi del gioco della Fiorentina, scrive La Nazione.
NIKOLA. Aspettando Torreira, certo, è lui parte dell’architettura che tiene in piedi la squadra. Insieme a un altro che in piena estate non doveva neppure esserci: Milenkovic. Il serbo doveva partire, senza rinnovo, ma è stato convinto dal lavoro di Italiano. Ora in campo è tornato il Nikola dei tempi migliori, il tremebondo centrale della passata stagione è un debole ricordo che sfuma nella memoria.
DUSAN. Poi Vlahovic: sta al tavolo con i big (come Haaland), la sua forza è essere così determinato a non accontentarsi mai. Lavoro duro e grande attenzione ai consigli di Italiano che non rinuncia al suo stoccatore principe. Tre moschettieri ai quali manca il quarto, Biraghi. Il nuovo capitano.

Di
Redazione LaViola.it