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Niente festeggiamenti, ma Firenze deve rispondere con il tutto esaurito

I festeggiamenti per i 90 anni della Fiorentina in programma per domenica prima della sfida di campionato contro il Chievo sono stati annullati. Il dubbio era cresciuto già nella giornata di ieri, oggi è arrivato l’annuncio ufficiale. C’erano volute settimane per organizzare tutto, ma quella presa dalla dirigenza viola è una decisione giusta, dovuta.

Senza ricorrere a scontati moralismi, lo spirito per festeggiare domenica sarebbe mancato. La tragedia che ha colpito (e continua a colpire) la nostra penisola ha dimensioni troppo grandi. E allora spazio solo al calcio, per cercare di dimenticare almeno per 90 minuti. Ma soprattutto per raccogliere fondi necessari ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

Altre società, come il Napoli e la Juventus, avevano già annunciato l’intenzione di contribuire in qualche modo a mandare aiuti ai terremotati. La Fiorentina però, insieme al Palermo, è l’unica società che donerà l’intero incasso di domenica.

Un bel gesto. A cui fa coro la stessa tifoseria, attraverso il gruppo di curva Fiesole Unonoveduesei, che già ieri aveva comunicato che avrebbe raccolto fondi per poi destinare parte del ricavato alle persone colpite dal terremoto.

E allora la gente di Firenze deve rispondere come solo lei sa fare. Domenica al Franchi non ci saranno musica e canti, e la sfida non è tra quelle di primo spessore, ma gli spalti devono essere gremiti.

Potrebbe esserci comunque spazio per celebrare i 90 anni viola. Non è stato ancora confermato, ma al termine dell’incontro infatti potrebbe essere offerta la passerella alle leggende del passato. Sarebbe l’occasione come di “riabbracciare” campioni come Passarella, Bertoni, Ujfalusi, Mutu, Frey, Dunga, Baiano e tanti altri.

Ma non solo: oggi infatti è stata la giornata del tanto atteso incontro tra Andrea Della Valle e Antognoni (LEGGI QUI) che ha poi confermato la sua presenza domenica. E allora sarà un’occasione per rivedere il grande “10” tra le mura, e chissà se non sul manto erboso, del Franchi. Un’occasione che di questi tempi non capita tutti i giorni.

La Fiorentina chiama, Firenze risponda.