La Nazione ricostruisce il mancato riscatto di Sportiello dall’Atalanta. Era un ‘no’ agli affari con i nerazzurri, dopo il caso Mancini.
Marco Sportiello era in prestito a Firenze dall’Atalanta, con diritto di riscatto fissato a 5,5 milioni. A gennaio scorso in casa viola ci si riunisce per gettare le basi per l’estate. Ci sono perplessità sul rendimento del portiere, ma non così pressanti da pensare ad una bocciatura definitiva a 5 mesi dalla fine della stagione. Sportiello a Firenze sta bene, Pioli e Corvino ci pensano, ma dalla proprietà arriva una chiusura secca.
L’INTERVENTO DI DIEGO. Niente di personale con Sportiello, ma arriva un no netto da parte di Diego Della Valle, scrive La Nazione. Non è una furba tattica di mercato. Il no a Sportiello è soprattutto un no all’Atalanta. E’ un no a versare soldi importanti ai nerazzurri, perchè i dirigenti dell’Atalanta hanno in qualche modo tentato un ’giochetto’ alla Fiorentina. C’è di mezzo il cartellino di Mancini, giovane ex difensore viola, passato al Perugia, in prestito, e poi acquistato proprio dall’Atalanta.
MANCATA PLUSVALENZA. Questione di soldi, insomma, con la società viola convinta che il club nerazzurro abbia impedito alla Fiorentina di portare in cassa la cifra giusta. La plusvalenza giusta. La questione finisce a carte bollate, ma l’effetto sull’operazione di mercato è definitivo. Sportiello non sarà riscattato.
Di
Redazione LaViola.it