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Davide Nicola, tecnico del Torino, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina: “Io non vivo di aspettative ma di entusiasmo e di dedizione al lavoro. Credo in questo da sempre. Benevento è stata solo la partenza di una lunga corsa che ci deve permettere di arrivare a ciò che vogliamo. È chiaro che serve avere la consapevolezza di dover procedere per obiettivi con l’intenzione di controllare ciò che possiamo controllare. Il resto non ci serve”.
“Fiorentina e Torino erano partite con altri obiettivi? È importante che ci sia la consapevolezza della situazione: il Torino deve tirarsi fuori da una classifica che non ci piace. Dobbiamo salvarci. La Fiorentina è invece riuscita già a fare qualcosa di più, con più continuità. Io sono arrivato sette allenamenti fa; la tecnica e la tattica non sono scindibili dall’emozione. Se l’uomo sta male, l’atleta sta male e viceversa. Noi dobbiamo lavorare su entrami gli aspetti”.
“Progressi col gruppo granata? L’obiettivo è creare un gruppo forte e con una identità. Coi ragazzi abbiamo instaurato un rapporto schietto e diretto. Questa settimana ricorreva l’anniversario della scomparsa di Kobe Bryant, un grande atleta, che diceva: se non siamo noi a credere in noi stessi, nessun altro lo farà. Quindi l’obiettivo è dare una metodologia e creare una famiglia”.
“Zaza? In realtà è stato lui a colpire me. Il mio unico merito è stato dirgli quello che penso di lui come giocatore e di fargli due semplici richieste. Poi è stato bravo lui col suo atteggiamento a far capire che il gruppo può puntare su Simone. In coppia con Belotti? Tutti sono compatibili; non vedo incompatibilità in un gruppo. Ci possono essere, certo, giocatori con caratteristiche simili che possono tendere a fare cose simili, ma nel nostro caso non mi sembra che sia così”.
“Belotti non segna da 7 partite?Lo vedo bene, l’atteggiamento è giusto, in allenamento e partita dà sempre tutto, sia prima che lo guardavo da fuori, sia adesso che ho la fortuna di allenarlo. Lui si sta completando; un giocatore come lui deve saper realizzare, e su questo non ci sono problemi, ma deve anche saper rifinire. E questo lo sta imparando. È una cosa importante quanto quella di fare gol”. (fonte Toronews.net)
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it