Dalle lacrime di Praga alla voglia di rivincita ad Atene. Il futuro poi sarà tutto da scrivere, ma prima c’è l’appuntamento con la storia
Era rimasto un tempo quasi infinito a fissare i tifosi arrivati da Firenze, con le lacrime agli occhi, e a cantare con loro quel coro che da quel momento non vuol più sentire. «Torneremo grandi ancor, torneremo a essere campioni, come nel ‘56». Parole che a Nico Gonzalez fanno ripensare a quella maledetta serata di Praga e per quello, tutte le volte che lo sente, si tappa le orecchie. A Bruges per esempio, ha proprio chiesto ai tifosi di smetterla. Convinto, appunto, che non sia esattamente un portafortuna. Eppure, un anno dopo, la Fiorentina e Nico sono di nuovo lì, a un ultimo passo dal trofeo. Da Praga, ad Atene, sperando che il finale sia diverso e che stavolta si possano piangere lacrime di gioia, scrive il Corriere Fiorentino.
I SUOI GOL. Certo, molto passerà proprio da lui. Inutile girarci tanto attorno, queste sono partite speciali per giocatori speciali e i viola non è che ne abbiano tantissimi. Nico Gonzalez lo è, e domani sera contro l’Olympiacos avrà l’occasione migliore per dimostrarlo. In fondo, il viaggio, è iniziato proprio grazie a lui. Fu il numero 10 infatti, nel playoff di agosto, a segnare la doppietta decisiva per ribaltare il Rapid e qualificarsi per la fase a gironi. Furono i primi dei 15 gol messi a segno in una stagione da questo punto di vista da record. Mai infatti, dal giorno del suo arrivo in Italia, aveva segnato così tanto.
FUTORO. Ora, l’appuntamento più importante, Chissà. Magari anche l’ultimo (recupero di Bergamo a parte) della sua avventura fiorentina. Le voci da questo punto di vista circolano ormai da mesi e nonostante il recente rinnovo fino al 2028 non mancano i segnali per i quali quest’anno, al contrario di dodici mesi fa, sia lui che la società potrebbero decidere di prendere in considerazione eventuali offerte.

Di
Redazione LaViola.it