Rassegna Stampa

Nico, Correa e i report medici discordanti. Scaloni chiede ai due di restare in gruppo

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Fuori Gonzalez e la punta interista dalla lista dell’Argentina per il Mondiale: Scaloni irritato, altri in dubbio

È già finito il Mondiale di Nicolas Gonzalez e di Joaquin Correa. Ieri, una dopo l’altra, la notizia del taglio ufficiale dei due attaccanti argentini di Fiorentina e Inter. Il ct Lionel Scaloni aveva parlato di possibili cambi subito dopo l’amichevole con gli Emirati Arabi Uniti a causa delle non buone condizioni fisiche di alcuni giocatori. Ieri si è saputo a chi si riferiva. Per il viola si tratta di una lesione muscolare “evidenziata dopo l’allenamento”, che segue il tormentatissimo inizio di stagione a Firenze (appena 6 presenze in A, era fermo dal 22 ottobre); per il “Tucu”, che aveva pure segnato uno dei cinque gol argentini nel test, è un problema al ginocchio sinistro. Così scrive Il Corriere dello Sport.

RESTARE. A due giocatori Scaloni avrebbe chiesto di rimanere comunque nel gruppo in Qatar al fianco dei compagni. Rimangono sotto osservazione anche altri giocatori convocati in non perfette condizioni: Dybala, in crescita dopo il rientro in campionato con la Roma, Romero e Marcos Acuña. Al posto di Gonzalez, per il quale ora il futuro in viola sarà valutato con attenzione a Firenze, è stato chiamato Angel Correa, attaccante dell’Atletico Madrid; in serata ufficializzato anche il sostituto del Tucu, Thiago Almada (20 anni), dell’Atlanta United, che ha vinto la concorrenza del promettentissimo Alejandro Garnacho del Manchester United e di Giovanni Simeone, grande protagonista con il Napoli.

DIVERSE RELAZIONI MEDICHE. Secondo il clan argentino il problema sarebbero le relazioni mediche sui giocatori arrivate dai club europei di appartenenza: infatti non concorderebbero sempre con quanto mostrato nelle poche ore in cui il ct ha potuto avere a disposizione tutta la rosa. Discrepanze che hanno fatto dire a Scaloni «sono abbastanza grandi per vedere se possono continuare oppure no…». Ma di tempo non ce n’è tanto. Infatti il protocollo Fifa prevede cambi solo entro 24 ora dalla prima partita (martedì prossimo con l’Arabia Saudita per l’Argentina) causa lesioni o malattie gravi, il sostituto comunque non necessariamente deve far parte della lista preventiva.

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