Focus
Nico, Castro, Bonaventura, Kouame: quanti jolly per Italiano
Tanti giocatori duttili che possono interpretare più ruoli nel nuovo sistema di gioco
Gonzalez da esterno a sotto punta, Kouame dalla fascia a centravanti, Bonaventura dalla trequarti alla mediana. Così la Fiorentina riesce a far girare i propri uomini anche durante la partita. A seconda delle situazioni, degli avversari, del risultato. Con il Sassuolo Italiano ha abbassato Bonaventura insieme a Castrovilli nei due centrali, per una mediana offensiva e di qualità, spostando prima Kouame centravanti per l’infortunio di Cabral. E inserendo Gonzalez da trequartista/seconda punta. Un modo per forzare la partita, che alla fine ha pagato. E come.
CASTRO E JACK. Un sistema di gioco, il 4-2-3-1, che permette a tanti giocatori duttili di poter agire in più posizioni. “In questo nuovo assetto può giocare in tre ruoli, ma per caratteristiche, voglia di attaccare gli spazi, conduzione palla al piede, più vicino alla punta e alla zona gol può rendere tanto di più”, aveva detto Italiano su Castrovilli venerdì. Ma sabato l’ha fatto giocare un tempo nei due di centrocampo. Anche Bonaventura sulla trequarti pare aver ritrovato la sua dimensione ideale, ma una volta arretrato il raggio d’azione la sua prestazione non ha perso punti. Anzi. “Giocare mediano richiede un dispendio di energie importante. Sono allenato, sto bene, ho giocato quasi tutta la partita dietro la punta giocando un po’ più basso solo nei minuti finali quando i ritmi erano più bassi. Mi sono difeso bene”, ha commentato Jack.
KOUAME E NICO. Kouame, invece, il ruolo di centravanti l’aveva interpretato bene anche in altre occasioni. Con caratteristiche diverse rispetto a Cabral e Jovic: più corsa, inserimenti, tagli in profondità. E buona capacità di tenere i palloni anche spalle alla porta. Insomma, una risorsa che non si è scoperta con il Sassuolo, quando ha pure sbagliato qualche gol di troppo. La partita l’ha poi risolta Gonzalez, che sulla trequarti, da centrale, ha dato da subito buoni strappi. Italiano, comunque, lo vede meglio sugli esterni, ma forse anche per la condizione ancora deficitaria del momento potremmo rivederlo in quella posizione in altre occasioni: ha qualità, gioco nello stretto, rapidità. Insomma, ci può stare, anche se è chiaro che sulla fascia, con campo a disposizione, riesce a sprigionare tutta la sua velocità anche in allungo.
GLI ALTRI JOLLY. La Fiorentina ha poi altri jolly in rosa. Come Barak, che era partito mezzala nel 4-3-3 ma che è poi tornato trequartista, ruolo che faceva a Verona, nel 4-2-3-1. E’ stato provato però più volte anche da mediano, ovviamente con un senso più offensivo del ruolo rispetto a Duncan o a Mandragora. Anche Saponara potenzialmente può fare tutti e tre i ruoli sulla trequarti, e con Ikonè si sono scambiati più volte la fascia di competenza durante la stagione. Stessa cosa per Sottil, capace di giocare a destra e a sinistra, quando rientrerà. Infine Jovic: preso come centravanti, ma l’ipotesi di vederlo seconda punta, specie in partite da recuperare o forzare, intriga. Insomma, una ‘batteria’ di giocatori molto duttili che senz’altro mettono Italiano nella condizione di scegliere tra più alternative. Certo, con un occhio sempre attento all’infermeria, perché la Fiorentina in stagione ha sempre avuto almeno 2-3 giocatori fuori. Recuperarli tutti sarebbe una gran cosa…
