Il numero uno degli arbitri italiani parla anche del Var, strumento giudicato ormai indispensabile, anche se qualche errore resta
Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha parlato questa mattina durante l’evento dal titolo “La percezione dell’arbitro nello sport e nella società” che si è svolto questa mattina a Firenze: “Gli arbitri che vediamo in televisione sono molto tutelati ed operano in ambienti sicuri. Certe cose le paghiamo invece nei campi di periferia, perché a noi interessano più 11.000 partite di dilettanti che una in Serie A. Var? Chi rinnega questo strumento è fuori dai tempi. E’ pacifico che sia uno strumento utile, è uno strumento che fa giustizia. Poi ci possono essere interpretazioni al limite del protocollo, anche sbagliate, e lavoreremo per eliminare questa percentuale d’errore. Parlare a fine partita? Noi spieghiamo tutto a tutti, quando si parla siamo in due, bisogna vedere se l’altro ascolta. Parlare per creare ulteriori polemiche non serve a niente. Gavillucci? Di questo tema non intendo parlare, lo faremo nelle sedi opportune“.
Di
Gianni Ceccarelli