La Fiorentina è tornata da Benevento con tre punti meritati, anche se la gara all’inizio la gara non si presentava certo facile, visto proprio il cammino negativo dei campani e forse proprio con i viola si sono giocate le ultime possibilità di tenere vivo il proprio campionato. E siamo solo alla nona giornata di campionato.
Diciamolo subito, e sottolineamelo più volte, come ha fatto Pioli al termine della sfida del Ciro Vigorito: “Bisogna avere equilibrio e non pensare troppo alla classifica”. La squadra costruita quest’anno è senza dubbio da metà classifica o poco più. Quel poco più dipenderà soprattutto dal risultato delle altre squadre ma guardando i numeri, che nel calcio hanno sempre un certo significato, in molti non si sarebbero aspettati una Fiorentina, dopo nove giornate, a soli due punti da quel 7° posto che oggi garantirebbe l’ultimo posto in Europa League. E la classifica della squadra viola sarebbe stata ancora migliore se al Bentegodi contro il Chievo Verona non avesse giocato la più brutta gara di questa prima parte di stagione.
In questi mesi le critiche ai viola non sono certe mancate ma quando certi risultati, certi numeri emergono è giusto elogiare il lavoro di Pioli, del suo staff e della squadra. Segno evidente che il lavoro intrapreso è giusto, per una squadra che deve crescere, continuare a migliorare. Poi, alla fine si faranno i conti.
Da quando Pioli ha deciso di portare Benassi sulla linea della mediana, con i chiari compiti d’inserimento sulla trequarti e dentro l’area avversaria, la Fiorentina ha trovato maggior equilibrio, sicurezza. E tutto questo porta maggior fiducia e motivazioni a tutta la squadra.
C’è anche qualcosa che però deve essere migliorato, e nel più breve tempo possibile. In particolar modo con Chiesa e Simeone. Dovrebbero essere gli attori principali dell’attacco viola, quelli che più di altri dovrebbero concretizzare le azioni da gol create assieme ai compagni. Invece, c’è qualcosa che non va.
Chiesa è giovanissimo, ripetersi la stagione dopo il grande exploit dell’anno scorso non è mai facile e giustamente gli deve essere dato il tempo possibile di continuare a crescere e migliorare. Il fatto è che durante la partita sembra estraniarsi troppo dalla manovra viola. La conferma è che quando riesce a partecipare è subito assoluto protagonista. Deve ritrovare maggiore continuità nelle prestazioni.
Per quanto riguarda Simeone la ‘notizia’ relativa alla sua sostituzione è stata per scelta tecnica. Pioli fino a oggi le ha provate tutte per mettere in condizione l’argentino di rendere al meglio e segnare. Invece, ancora uno zero in casella per gol fatti. Vero, è stato suo l’assist per il gol iniziale di Benassi ma in altre due occasioni la troppa voglia di fare gol lo ha portato a conclusioni personali invece di servire Chiesa e Thereau liberi.
La sostituzione per scelta tecnica potrebbe essere un duro colpo per Simeone, che ora deve saper reagire nel migliore dei modi. Deve tornare a segnare gol. Probabilmente l’argentino non è un vero proprio bomber ma sicuramente può segnare molti più gol di quanti fatti fino a oggi. E deve stare attento che Babacar non gli porti via il posto. A Benevento è entrato subito in campo col giusto atteggiamento, ha sfruttato al meglio l’assist di Veretout e poi ha conquistato il calcio di rigore. Chissà, la speranza è che la gara del Vigorito gli possa aver cambiato la stagione. E speriamo anche la carriera. Da anni Firenze e la Fiorentina stanno aspettando Babacar, questa è la stagione della svolta in una maniera o l’altra. Speriamo che lo sia a suon di tanti gol. A cominciare da mercoledì contro il Torino.
Di
Gianni Ceccarelli