Allegri, Sarri, Spalletti e non solo: tutti senza panchine, il campionato ripartirà senza tecnici della nostra Regione
Arguti, preparati, tecnicamente all’avanguardia, in una parola: bravi. Non abbastanza però da sopravvivere all’estinzione, sia pure temporanea, scrive il Corriere Fiorentino. E’ lo strano fenomeno dei tecnici toscani, definiti più volte dal presidente di categoria (naturalmente toscano…) Renzo Ulivieri «il meglio del meglio, perché con una marcia in più, in tutti i sensi». Nel prossimo campionato di Serie A non ci saranno toscani in panchina. E non succedeva dalla stagione 1988/89, quasi 32 anni fa.
DA 5 A 0. Eppure appena tre campionati fa di questi tempi erano addirittura in cinque a presentarsi ai nastri di partenza: Massimiliano Allegri, ancora una volta campione d’Italia, Luciano Spalletti, appena ingaggiato dall’Inter in cerca di un rilancio, Maurizio Sarri, assurto nella Napoli innamorata di lui a profeta del nuovo calcio moderno. In più i due battaglieri allenatori delle neo promosse Spal e Benevento: Leonardo Semplici e Marco Baroni. Come se non bastasse, si stava scaldando a bordo campo il ruggente Walter Mazzarri, che a gennaio sarebbe poi approdato al Torino. Oggi di quel piccolo esercito non rimane più nessuno.
Di
Redazione LaViola.it