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Neri Parenti: “Commisso mi piace, ci tiene. Lo vedrei in un ruolo alla Danny De Vito”

Commisso

Il regista fiorentino commenta la conferenza di Rocco e parla dei presidenti del campionato italiano. Potrebbe nascere un film…

Il regista fiorentino Neri Parenti, su La Nazione, scrive così a proposito della conferenza di ieri di Commisso:Sono un grande tifoso della Fiorentina, da sempre. Non soltanto perché sono nato a Firenze, e non ho mai dimenticato la mia città. Ma anche perché, vivendo a Roma e lavorando nel cinema, sono circondato da tifosi «da’a Roma», come il mio amico Enrico Vanzina, o del Napoli, come il mio produttore Aurelio De Laurentiis. E allora, la mia identità viola è diventata ancora più forte. Ho un figlio tifosissimo della Fiorentina, e negli anni in cui era presidente Vittorio Cecchi Gori gli ho potuto far conoscere Batistuta. A casa, ho ancora un pezzo di prato di quando la Fiorentina vinse il secondo scudetto: non me ne voglia il sindaco, ormai è, come dire, «erba passata»”.

“Ho letto, come tanti tifosi, lo sfogo di Commisso. Mi ha colpito, soprattutto, la sua frase sulla possibile cessione del club. Commisso è una persona sanguigna, istintiva: le sue reazioni sono in linea col suo carattere. Credo che si sia esasperato per gli ostacoli legati alla questione dello stadio. Uno stadio che Commisso voleva fare con i suoi soldi, e senza speculazioni immobiliari. Ma la sua rabbia è anche il segno che c’è, che è un presidente che ci tiene. Non è uno che se ne sta in America, e guarda tutto da lontano: è uno che viene, guarda, soffre, parla. Venderà davvero il club? Ma per vendere, ci vuole qualcuno che compri…”.

“Mi piace. E mi piace anche come parla, quel suo italiano «di Broccolino», la sua mimica. Lo vedrei bene in un ruolo alla Danny De Vito. Nel senso che vedrei bene Commisso proprio come attore; e se non volesse, lo farei interpretare proprio da Danny De Vito. Beh, visto che siamo a fantasticare, mi viene in mente anche un film. Un film sui presidenti delle squadre di calcio italiane. Ci sono dei personaggi meravigliosi: Massimo Ferrero, Lotito, Urbano Cairo. Che film farei? Un giallo, tratto dal più famoso dei libri gialli: «Dieci piccoli indiani» di Agatha Christie. Dieci presidenti chiusi nella sede della Lega: ogni dieci minuti di film, ne muore uno. Sottotitolo: «…e poi non rimase nessuno». No, forse uno rimarrebbe, il più tosto di tutti, Aurelio De Laurentiis”.

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