Il tecnico oggi alla Lazio era stato accostato alla Fiorentina dopo l’esperienza alla Juventus. Lo conferma anche Sarri senior
C’era la Fiorentina nel destino di Maurizio Sarri, cuore diviso a metà fra l’azzurro del Napoli e i viola che affronta stasera con la sua Lazio? Lo racconta, confermando le indiscrezioni che al tempo furono rivelate dal Corriere Fiorentino e smentite dalla Fiorentina, babbo Amerigo, 95 anni portati alla grande: «Ci fu un contatto con la Fiorentina a metà stagione, dopo l’addio alla Juventus del 2020. Ma poi non l’hanno più cercato e lui ha firmato per la Lazio di Lotito». Scrive il Corriere Fiorentino.
Allora Sarri non viveva già più nella casa grigia a strapiombo sul torrente Resco che i compaesani indicano con orgoglio e in cui è cominciata la sua ascesa: dalla seconda categoria fino alla cima del calcio europeo.
Siamo a Vaggio, in Valdarno, mille abitanti divisi fra due comuni, Castelfranco-Piandiscò e Reggello, e altrettante province, Arezzo e Firenze. L’abitazione sul fiume sta in territorio aretino, da lì Maurizio partiva ogni mattina per andare in banca ad Arezzo e poi allenare la sera. Oltre il ponte la piazzetta col bar dove discuteva fino a notte fonda di tattica, di schemi, di calciatori dilettanti ormai dimenticati.
Il presente è fatto adesso da una villa ben più importante della modesta casa grigia, sempre nel comune di Castelfranco-Piandiscò ma sulla più nobile collina di Caspri, zona di grandi cancelli che nascondono lussuose residenze. Qui però ben pochi lo conoscono: «Sarri? Non ci ho mai parlato — spiega il titolare della gelateria vicina — lo vedo passare qualche volta, qui ci sta poco». In effetti, la villa è abitata soprattutto dal padre Amerigo, che è stato un buon ciclista dilettante, dalla moglie Marina e dal figlio Nicolè.
A Vaggio, invece, tutti se ne vantano come dell’orgoglio del paese. Il tifo è diviso fra quello prevalente per la Fiorentina e una folta rappresentanza di «gobbi» juventini.

Di
Redazione LaViola.it