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Nel segno del tre: Dodo, Kouame e Castrovilli, rientri importanti nella fase decisiva di stagione

Nove partite in trenta giorni, la Fiorentina si gioca tutto sui tre fronti. Italiano ritrova tre pedine importanti

Trenta giorni, nove partite. Campionato, Coppa Italia, Conference. Tre competizioni, senza soluzione di continuità, un solo obiettivo: restare in corsa fino alla fine su tutti i fronti. Missione sicuramente difficile eppure, i viola, hanno già dimostrato che si può fare, scrive il Corriere Fiorentino.

IL GRUPPO. Il riferimento è a quanto successo lo scorso anno quando, proprio nel momento decisivo della stagione, Vincenzo Italiano fu capace di tirar fuori tutto il meglio di quanto la propria rosa gli offrisse. Furono due-tre mesi esaltanti, nei quali Biraghi e compagni trasformarono un’annata fino ad allora complicata in una cavalcata quasi inarrestabile: un girone di ritorno a ritmo Champions, il cammino perfetto nelle coppe, le due finali. Mancò «soltanto» il sigillo, ma se la squadra riuscì in quella esaltante e tripla rincorsa fu perché tutti si fecero trovar pronti. Se la Fiorentina vorrà replicare quel tipo di percorso insomma, bisogna ripartire da lì.

TRE RIENTRI IMPORTANTI. Dalla necessità di ruotare più uomini possibile senza che questo incida troppo sul rendimento. Del resto questa è sempre stata la filosofia del mister e la capacità di coinvolgere l’intera rosa è uno dei suoi segreti. Ecco perché i segnali arrivati nelle ultime settimane, da questo punto di vista, sono incoraggianti. Basta pensare a Dodò, che contro il Maccabi nell’ultima gara giocata era tornato in campo. La sua struttura fisica fa pensare che la crescita possa essere tutto sommato abbastanza rapida. Sarebbe come aver acquistato un top player, e anche in questo caso è il ricordo dello scorso anno a spiegare quanto il brasiliano possa far la differenza. E poi Kouame. Mica un fenomeno, per carità, ma la sua assenza in questi tre mesi si è fatta sentire come forse nessuno avrebbe immaginato. L’ivoriano ha giocato la sua ultima partita con la Fiorentina il 29 dicembre scorso e poi, tra Coppa d’Africa e malaria, non si è più visto. Infine Castrovilli. Non gioca una gara ufficiale con la prima squadra dall’ultima giornata dello scorso campionato (2 giugno) e in questa stagione ha messo nelle gambe soltanto un’oretta con la Primavera. Italiano però lo stima tantissimo (non a caso lo fece giocare titolare nella finale di Coppa Italia con l’Inter) e in questo finale di stagione cercherà di usarlo come jolly. Mediano, rifinitore, mezzala. Può far tutto, Castro, nel calcio fluido del mister.

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