La campagna acquisti più sensata della gestione Commisso, la Fiorentina è ora finalmente una squadra. E ha un programma preciso
Sì certo, l’emozione di tornare a giocare in Europa. Ma vuoi mettere quella generata dall’esordio in campionato, soprattutto perché si tratta del secondo debutto da allenatore della Fiorentina. Chissà quanti pensieri del recente passato e del remoto torneranno in superficie nella mente di Stefano Pioli, scrive La Nazione.
EMOZIONI. Emozioni e pensieri di una vita sportiva e non. Hai voglia a dire che appena l’arbitro fischierà, tutto diventerà sbiadito; l’uomo è più forte dell’allenatore con i ricordi che si rincorreranno leggeri. L’impressione più confortante all’esordio è che la Fiorentina, con la più sensata campagna di rafforzamento della gestione Commisso, sia diventata davvero una squadra, nel senso più completo della parola (e qui è ’colpa’ del mister) con qualche incognita ancora legata al calciomercato e ancora inevitabili assestamenti tattici in atto. Ma squadra con un’identità precisa. Finalmente verrebbe da dire. Quantità e qualità, con ricchezza di alternative in corso d’opera. Il giudizio è per adesso sospeso, pur sottolineando come l’avvento del ’nuovo-vecchio’ tecnico abbia dato una spinta importante alle ambizioni della società. E qui il lavoro fatto dalla dirigenza sotto la spinta indispensabile di Commisso è stato fondamentale.
OBIETTIVI. Correre per centrare il traguardo Champions (o Europa League, senza rinnegare il presente in Conference) non sarà più un programma tenuto esclusivamente in piedi dalla suggestione; sarà invece un programma serio, calcolato, mirato e orchestrato dall’allenatore scelto e arrivato al momento giusto. L’unico in grado di mettere d’accordo tutti, perché (ri)arriva con un bagaglio di esperienza importante.

Di
Redazione LaViola.it