
Doveva essere una sfida di alta classifica, per la Fiorentina contro la Roma serve invece una scintilla per svoltare
Una vigilia non consueta. Nelle intenzioni, guardando il calendario, doveva essere una sfida d’alta quota. Ma se da una parte la squadra giallorossa ha mantenuto le aspettative, quella viola in questo momento non riesce a ingranare come dovrebbe e si trova in una posizione scomoda della classifica. Che dopo cinque partite preoccupa, ma fino a un certo punto. Semmai la soglia di attenzione si è alzata per una Fiorentina che vorrebbe e che in questo momento non riesce. Così scrive La Nazione.
GRINTA. Pioli si aggrappa al pragmatismo che lo ha sempre contraddistinto. La franchezza prima di tutto, senza nascondere la realtà, bella 0 brutta che sia, per prendere coscienza di quello che si è. La Fiorentina cerca di uscire da una condizione mentale che la sta frenando, al di là di ogni aspetto tattico e tecnico. In questi casi moto di orgoglio e senso di appartenenza sono propellente utilissimo per arrivare anche ad avere una identità ben precisa forgiata su grinta e carattere. Dopo la vittoria di Conference, servono conferme in campionato. Pioli ritroverà Kean, Gudmundsson è il candidato principale come partner. Piccoli come ottima alternativa, inizialmente destinato in panchina. La chiave saranno le corsie, fin qui in affanno: Gosens e Dodo non sono i ‘soliti’ della passata stagione e una prestazione robusta della Fiorentina passa necessariamente dalle fasce. Il resto è tutto 0 quasi nei piedi di Nicolussi Caviglia, pronto a respirare l’aria di Coverciano.

Di
Redazione LaViola.it