
L’attaccante russo è stato il colpo del mercato di gennaio ma fino al ritiro sarà invisibile. L’ex Napoli, il super ingaggio e un futuro tutto da decifrare
Kokorin convocato. E in panchina. Accanto a Callejon e a Montiel. Senza dimenticare Barreca. Ultima chiamata al ’Franchi’, magari con una piccola chance di guadagnarsi qualche minuto in campo. Poi… poi, chi vivrà vedrà. E di sicuro porterà un po’ di chiarezza in più nei confronti del pacchetto di giocatori-fantasma che hanno accompagnato la Fiorentina in questa stagione da brividi. Kokorin, ad esempio. E’ stato – almeno a livello finanziario – il colpo pregiato del mercato di gennaio. Acquisto, presentazione, apparizione-lampo sul campo e poi il buio. Scrive questa mattina La Nazione.
Attaccante forte, si era sprecata e affrettata a giustificarlo una parte della critica, ma la forza di Kokorin è rimasta inespressa. Ne sapremo qualcosa di più a luglio, in ritiro. O meglio sarebbe ad agosto in campionato, fatto sta che la stagione viola si chiude (con la salvezza) grazie al balzo in alto di Vlahovic e alla sua intesa con lo zio Ribery. Per il resto, l’attacco viola proprio non c’è stato.
Situazione da risolvere numero due: Callejon. Lui è arrivato a Firenze con grandi prospettive e una bella dose di ambizioni. E’ finito a poco a poco in un angolino della squadra che settimana dopo settimana ha dovuto soffrire e lottare per evitare il peggio. Dettaglio di non poco conto, Callejon ha in mano uno dei contratti più ricchi dell’attuale rosa viola e questo stride molto con il suo mancato impiego. Che accadrà a e con Callejon nei prossimi mesi? C’è chi parla di rilancio in caso di arrivo in viola del suo ex allenatore. E c’è chi invece, vede l’esterno arrivato dal Napoli pronto con un’altra valigia in mano.
Diciamolo apertamente: immaginare oggi il futuro (un futuro positivo) per Callejon appare molto difficile
Cosa, invece, che potrebbe essere meno complicata per Montiel. Giovane che tutto quello che dovrebbe non augurarsi è un’altra stagione a Firenze in questa posizione di ragazzo in attesa di chissà che cosa. Montiel, indipendentemente da chi allenerà la nuova Fiorentina, dovrà avere la forza e la voglia di andare altrove. Per crescere, realizzarsi e mettere in mostra le sue qualità.
Discorso simile, se non identico, per Barreca. Rinforzo per la difesa, giocatore da sfruttare per dare fiato a questo o quel titolare. Ma tutto si è bruciato nell’arco di un paio di apparizioni random e senza conseguenze (positive). Oggi Barreca è un giocatore che può avere mercato o che può rimanere in viola in veste di jolly. Pronto a dire la sua quando se ne presenterà l’opportunità. Facile a dirsi, ovvio. Ma la realtà potrebbe essere un’altra. E una stagione fotocopia di quella che si sta chiudendo, Barreca non vuole viverla. E la Fiorentina lo sa.

Di
Redazione LaViola.it