Nazione: Commisso, sfoghi e rancori. Ma da ora in poi parleranno i fatti

Settimana turbolenta fuori dal campo, Firenze divisa tra pro e contro Rocco. Ma come sempre parlerà il campo: grande attesa per il futuro

E’ finita una settimana turbolenta fuori dal campo, durante la quale Commisso – nel corso di una conferenza stampa cult, in tutti i sensi – ha attaccato «la casta dei giornalisti» e si è rivolto «ai ricchi di Firenze» ricordando che nessuno di loro si era fatto avanti per acquistare la Fiorentina, né a giugno del 2019 e né nel 2002 quando fallì. Molti tifosi si sono schierati con il presidente, altri sono rimasti spiazzati dai modi, qualcun altro avrebbe preferito ascoltare più annunci sportivi e meno rivendicazioni personali. Difficile ricavare percentuali attendibili di gradimento dopo l’impetuosa uscita di Commisso, ma se una cosa era certa prima, lo è di più ora: l’asticella dell’attesa si è alzata ancora, sia da parte degli estimatori di Commisso, sia da parte di chi è rimasto deluso. Così scrive La Nazione.

I FATTI. La parola passerà al mercato e dopo due anni in cui poco davvero ha funzionato sul campo, il verdetto dei tifosi non sarà influenzato dal bonus-inesperienza. E’ arrivato insomma il momento di far fruttare meglio il grande impegno economico, perché chi spende molto fa una una figura peggiore rispetto a chi spende con competenza.