Nazione: cinici e spietati, che gli vuoi dire?

La prestazione di Marassi ci dice che la Fiorentina ha già trovato la sua quadra. Una prova che ci autorizza a essere ottimisti

Cinici, cattivi, quasi spietati, scrive Cosimo Zetti sulle pagine de La Nazione. Non ci aspettavamo una Fiorentina così brillante, speravamo solo in una di quelle prestazioni che ti danno il morale e la spinta per iniziare bene la stagione. Eravamo rimasti alla sconfitta di Praga, all’amaro epilogo di un’annata che ci ha fatto comunque vivere sussulti e grandi emozioni. Il tempo ci ha fatto metabolizzare l’amarezza della sconfitta, gli scoppiettii di mercato ci hanno risollevato lo spirito, ma è il campo, come una cartina di tornasole, che ci ha detto che la Fiorentina ha già trovato la sua quadra. 

I nuovi (Nzola e soprattutto Arthur) si sono subito inseriti, qualche altro andrà ancora aspettato, ma è la prestazione nel suo complesso che ci autorizza a essere ottimisti anche in chiave Europa. E poi la personalità di Kayode, appena 19 anni, dentro all’ultimo momento, ma già pronto per far parte del gruppo dei protagonisti. Per non parlare dei senatori, la B&B viola, Biraghi e Bonaventura, l’usato sicuro che non ti tradisce mai. E che dire di Gonzalez? Un palo e un gol di testa, niente fronzoli, che altro gli vuoi chiedere di più?

La Fiorentina ha giocato da grande squadra, gestendo sempre la partita, alzando e abbassando i ritmi a piacimento. Tutto è girato a perfezione, meglio di così non poteva proprio andare, ma forse è meglio andare piano, restare ancora con i piedi ancora per terra. Beh… però… se il buongiorno si vede dalla prima…