Rassegna Stampa
Nazione – Cento milioni per gli stadi di Euro 2032. Ma al Franchi potrebbero non bastare
Previsto un fondo a disposizione degli impianti candidati. L’onorevole Roscani: “A breve sarà chiarita la suddivisione”
Una cifra a otto zeri: può sembrare un numero enorme, ma per lo stadio Artemio Franchi rischia di essere troppo poco. È pari a 100 milioni di euro il forziere istituito dallo Stato per gli stadi in vista degli Europei 2032 che I’Italia ospiterà in tandem con la Turchia. Un tesoretto indubbiamente importante, che dovrà però essere suddiviso tra tutti gli stadi coinvolti. “Abbiamo destinato 100 milioni di euro per un fondo equity che deve intervenire in tutti i progetti che riguarderanno gli Europei del 2032“, l’annuncio dei giorni scorsi di Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani.
RISORSE. Il fondo – previsto in legge di bilancio – rientra nell’ambito del decreto sport, convertito in legge lo scorso agosto proprio per traghettare gli stadi candidati verso Euro 2032. Per il Franchi il tema delle risorse è dirimente: il secondo lotto del restyling (almeno 100 milioni di euro) al momento non non prevede coperture finanziarie. Al netto dei 55 milioni sbloccati lo scorso luglio dal Governo per scuole, verde e piste ciclabili che liberano altrettante risorse per lo stadio. Ma i soldi che mancano? Il patron della Fiorentina Rocco Commisso sembrava disposto a sborsare una cinquantina di milioni in cambio di uno sconto sull’affitto. I ritardi nei lavori, però, rimescolano le carte e potrebbero convincere la Fiorentina a fare retromarcia.
REGOLAMENTO. In questo quadro, avere accesso al forziere destinato agli stadi di Euro 2032 diventa cruciale. Ma i 100 milioni verranno indirizzati solo ai cinque impianti selezionati dalla Figc oppure a tutti e 10 gli stadi candidati? E con quali criteri verranno distribuite le risorse? A questi interrogativi risponde Fabio Roscani, deputato di Fdl e relatore alla Camera per il decreto sport, oltre che primo firmatario degli emendamenti: “Uscirà un regolamento che determinerà se il fondo da 100 milioni riguarda gli stadi candidati oppure solo quelli che saranno selezionati dalla Figc per Euro 2032. Nel regolamento verrà chiarito anche l’aspetto di distribuzione dei fondi tra i vari progetti degli stadi“. Il regolamento è atteso a breve: “Non appena verrà pubblicato – continua l’onorevole Roscani – si capirà nel dettaglio come sarà gestito il fondo“.
COMMISSARIO. La cifra indicata da Abodi dà comunque un’idea ben precisa sulle risorse a disposizione del fondo e riduce di parecchio le speranze di poter coprire interamente il secondo lotto del restyling con gli investimenti per Euro32. Un ruolo importante in questa partita lo rivestirà Maurizio Sessa, nominato commissario straordinario per gli stadi. “Il commissario avrà una visione complessiva degli interventi necessari agli impianti che ospiteranno gli Europei – chiarisce Roscani -. Aiuterà le società o le amministrazioni comunali, anche tramite la nomina di un sub-commissario, a snellire gli iter burocratici e velocizzare i tempi“. Visti i ritardi accumulati finora, per il Franchi sarebbe una manna dal cielo.
