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Nazionale, stasera la sfida alla Spagna. In gioco c’è la finale di Nations League

Mancini

Mancini in vista del big match contro la Spagna torna al 4-3-3, con un ballottaggio tra Retegui e Immobile per il ruolo di centravanti

Come scrive la Gazzetta dello Sport, Spagna-Italia è sempre una grande sfida, anche oggi che tutt’e due devono rinascere dopo la caduta dalla grazia. Per chi vince, in finale la Croazia. La tanto vituperata Nations League è un torneo vero, nel quale si vince ma si perde anche male, nel caso retrocedendo in Serie B. Italia e Spagna sono alla seconda “final four” consecutiva e due anni fa si sono scontrate ancora in semifinale a San Siro. Il successo degli spagnoli era stata la spia più visibile del dissolversi della magia di Wembley. Oggi sembra diverso.

Noi abbiamo saltato il Mondiale, ma loro sono tornati dal Qatar depressi, con l’impressione che il tiqui-taka abbia fatto il suo tempo su ritmi così bassi, e un cambio di panchina, da Luis Enrique a De la Fuente, che qualche squilibrio lo provoca comunque. Abbandonato al momento il 4-3-3, si schierano con un 4-2-3-1 al quale manca Pedri. I punti di riferimento sono Rodri in regia e Morata.

Mancini, dopo qualche tentativo di 3-5-2, è tornato al 4-3-3 con il quale s’è preso più soddisfazioni. Ha il meglio, a parte Tonali, Berardi e Bastoni. Al suo posto il torinista Buongiorno. Senza Bastoni, la coppia centrale sembrava Bonucci-Acerbi, ma ieri, al posto dello juventino che ha giocato poco nella Juve, è stato provato Toloi. Sulle fasce intoccabile Di Lorenzo a destra, mentre Spinazzola potrebbe avere più energie di Dimarco.

Non sembrano esserci dubbi sul centrocampo: sarà quello che ha vinto l’Europeo, con Jorginho tra Barella e Verratti. La grande bellezza nasceva lì, adesso servono risposte non più rimandabili. Se Jorginho non ritrova i tempi e indebolisce la difesa, se Verratti non è più il mago del possesso sotto pressione e fa mancare l’ultimo passaggio, qualche novità si renderà necessaria. Cominciando da Tonali e Frattesi.

La curiosità riguarda l’attacco. Questa era la Nazionale con una media gol altissima, lo scenario è cambiato. Retegui può essere la svolta, i due gol al debutto sarebbero un lasciapassare, ma Immobile ha dalla sua esperienza e voglia di rivincita. Mancini non ha ancora deciso a chi affidare la maglia da titolare, ammette che «ci sarà spazio per entrambi» in Nations. L’idea era schierare due ali di profondità ai lati del 9, cioè Zaniolo e Chiesa, ma ieri lo juventino ha avuto problemi intestinali e per il c.t. non ha tutti i 90’ nelle gambe. Se Zaniolo sembra in prima fila a destra, sull’altro fronte salgono le quotazioni di Raspadori che in azzurro non ha mai tradito.

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