L’ex allenatore della Fiorentina sarebbe il direttore tecnico di tutte le nazionali azzurre. Gattuso sempre in pole come ct
Buffon. Gattuso. Bonucci. Barzagli. Forse anche Zambrotta. E Cesare Prandelli, il ct dell’Italia finalista a Euro 2012, bella, spettacolare, offensiva, eguagliata per stile soltanto dalla prima di Mancini. Sta nascendo un’Italia ad altissimo tasso d’azzurro, scrive la Gazzetta dello Sport. Prandelli sarebbe il direttore tecnico mai avuto in federazione. Da tempo l’ex ct denuncia la “questione giovanile” del nostro calcio, proponendo soluzioni di buon senso fin qui inascoltate. Qualcosa sta cambiando, anche lui può entrare nel nuovo “gruppo” azzurro. L’obiettivo è duplice: andare subito al Mondiale americano e investire sui giovani per un futuro con qualche Yamal, Doué o Bellingham italiano.
A marzo la Gazzetta aveva rivelato l’inizio di un discorso rimasto sottotraccia. Discorso ripreso nell’emergenza post Spalletti. Per Prandelli si prospetta un ruolo di dt federale, inedito nella nostra federazione ma non all’estero. Dovrebbe lavorare a stretto contatto con il futuro ct e con Maurizio Viscidi che delle nazionali giovanili è il coordinatore. Prandelli supervisionerà Coverciano e le Under e si relazionerà con il ct della Nazionale.
Quale ct? Gattuso ha aumentato il suo distacco sugli inseguitori. La prima scelta è lui. Il dialogo procede con l’intermediazione di Gigi Buffon, primo sponsor dell’ex compagno azzurro. I due hanno parlato a lungo di nomi e idee. In queste ore Gattuso incontrerà finalmente Gravina. Oltre al progetto calcistico si parlerà di contratto: la Figc non è disposta a firmare per più di un anno, fino al Mondiale 2026, con possibile opzione in caso di esito positivo. In via Allegri non vogliono impegnarsi per un triennale fino a Euro 2028: servono risultati.
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Redazione LaViola.it