L’ex difensore centrale della Fiorentina: “Il doppio impegno è gravoso, ma l’entusiasmo può farti fare il pieno di energie e trovare così un equilibrio”
Cesare Natali, ex difensore della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Scuola difensori in Italia? La marcatura, il contatto fisico, il sentire l’avversario, sono concetti che ho fatto miei da quando avevo 14-15 anni e su questo ho discusso a Coverciano con i preparatori contemporanei. Negli ultimi anni si è perso moltissimo sotto questo aspetto: si predilige il difensore bravo in uscita, la costruzione. La difesa a zona va bene, ma vuol dire che puoi marcare a uomo nella tua zona di competenza. Spesso si vedono tanti gol con giocatori clamorosamente soli. Si è persa la filosofia italiana, dove abbiamo fatto scuola. Ultimamente in Italia non si costruiscono più neanche dei grandi difensori. Difensori viola? Mi piacciono, loro sono veri difensori. Ad esempio, Milenkovic non ha grandi qualità in costruzione, forse in questo è più bravo Igor o lo stesso Quarta. Sono forti nel duello, nella difesa individuale, soprattutto negli ultimi 20 metri, e vanno sfruttati secondo le loro caratteristiche”.
SULLA FIORENTINA. “Le coppe tolgono energie? Il doppio impegno è gravoso dal punto di vista fisico e mentale, però penso ci siano le risorse per supportarlo. Puoi fare tutto il gioco che vuoi, però se non fai gol rimani lì. L’impegno può essere qualcosa che ti toglie in campionato, però ricordo che quando noi andavamo a giocare competizioni europee era tutto un carico di energie. Bisogna trovare un equilibrio, che però te lo dà anche l’entusiasmo e ovviamente i risultati. Quando viene a mancare questo, zoppichi da una parte e dall’altra”.
Di
Redazione LaViola.it