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Nardella: “Stadio? Scegliamo la strada, basta melina. A giorni il masterplan Mercafir. Inviterò sind. Bergamo per FIO-ATA”

Nardella

Il primo cittadino di Firenze ha risposto a 360° sulle questioni riguardanti lo stadio Franchi e il nuovo stadio della Fiorentina

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha parlato così ai microfoni di Radio Bruno: Più difficile violino o fisarmonica? Con Commisso ci siamo divertiti tantissimo, e poi non abbiamo fatto nemmeno una prova. Sono entrambi due strumenti molto difficili, secondo me il violino è un po’ più difficile. Fiorentina? Da tifoso per me l’importante è vincere le partite, da sindaco penso solo allo stadio. Mio figlio ogni tanto mi chiede dello stadio, ma anche lui tiene più alla squadra. I media a volte danno più attenzione allo stadio che alla squadra”.

CORI CONTRO GASPERINI. “Invitare il sindaco di Bergamo per Fio-Ata? Giorgio (Gori, ndr) è un carissimo amico, lo inviterò senz’altro”.

SULLO STADIO NUOVO. “Lavori alla Mercafir in contemporanea? Certo, ci sono molte cose che possiamo fare in sovrapposizione. Mentre noi facciamo il progetto della nuova Mercafir la società che vince il bando fa il progetto dello stadio. Presenterò il masterplan della Mercafir nei prossimi giorni, noi siamo pronti. Mentre verrà costruito il capannone nuovo della Mercafir, le operazioni di bonifica della zona stadio saranno in parallelo”.

Costo terreno eccessivo o paura intoppi nel trasloco Mercafir? Il pagamento non avverrà fin quando l’area non sarà libera. Vinci il bando, ma non sganci un euro finché non ti consegno i capannoni liberati. E’ prevista solo una caparra, mi pare del 10%. Ho fatto mettere nel bando che se io non libero l’area restituisco la caparra”.

“Stadio a Castello? L’area ha un piano di recupero urbanistico che prevede 80 ettari di parco e alcune attività. Non ci sono le condizioni di fare lo stadio perché, rispetto a 15 anni fa (durante l’amministrazione Dominici), sono cambiate le regole sugli aeroporti: i piani di rischio sulle aree di atterraggio sono molto più rigorosi e quindi a Castello uno stadio non si può costruire”.

STADIO A CAMPI. “Mi trovo meglio con Barone o con Commisso? Sono molto diversi, con Commisso mi prendo molto sul piano della simpatia e l’amore per la musica. Con Barone mi trovo benissimo sul piano del lavoro e della precisione. Commisso e stadio a Campi Bisenzio? Per un imprenditore come lui è fondamentale dotarsi una squadra di tecnici che gli danno le chiavi di lettura del sistema italiano, che è molto complicato. Come Sindaco, sto dando il sangue per arrivare a un obiettivo. Firenze ad oggi è l’unica città che ha fatto la variante urbanistica per il nuovo stadio. Per me ogni area della città metropolitana va bene, però ho il dovere di spiegare è che per i fiorentini non è la stessa cosa avere uno stadio a Firenze rispetto a fuori dalla città. Ma la cosa che conta più di tutti sono le infrastrutture: sotto questo aspetto, e lo dico da sindaco metropolitano, l’area della Mercafir è la migliore area che c’è. Commisso vuole fare uno stadio da 45mila persone, che dovrebbero raggiungere Campi in macchina e motorino. Alla Mercafir arriva la tramvia, la ferrovia, c’è l’autostrada. Lo stadio alla Mercafir si può fare anche con il vecchio aeroporto, in più alla Mercafir il Comune farà i parcheggi a proprie spese. Se ho parlato con Fossi, sindaco di Campi? Ci siamo salutati allo stadio alla partita qualche giorno fa. Io parlo con tutti i sindaci metropolitani, non è che se ci sono punti di vista differenti non ci si parla”.

SULLO STADIO FRANCHI. “Non la getto la spugna sullo stadio Franchi. C’è una questione chiara: la Fiorentina ha sposato un progetto che prevedeva la demolizione delle curve. A me è stato detto a più riprese che le curve non si possono demolire. Se la Fiorentina cambiasse idea sulla demolizione delle curve io ci sono sempre. Detto ciò, si dice da una vita che il futuro del calcio sta negli stadi moderni e di proprietà, con le strutture commerciali a fianco. Basta accorgersi, purtroppo, del salto di qualità che ha fatto la Juventus negli ultimi 10 anni dopo aver fatto lo stadio”.

“Comprare il Franchi? Teoricamente sarebbe possibile, però è un’operazione molto complessa per diverse implicazioni su cui non posso mettere la mano sul fuoco (serve un progetto, ci sono valutazioni della Soprintendenza…). Cosa si fa del Franchi? Sullo stadio possiamo trovare soluzioni. Può mantenere una vocazione sportiva, con qualche evento ancora legato al calcio (come la Nazionale). Può ospitare rugby, atletica, concerti. Se si fa lo stadio nuovo l’obiettivo è dare una nuova vita al Franchi, però bisogna fare una scelta. Se si crede che l’Italia sia il fanalino di coda sugli stadi, a livello di strutture, allora si fa lo stadio nuovo. Quello che non accetto è giocare a melina“.

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