Il Primo Cittadino di Firenze ha parlato dello stadio e dei rapporti con la proprietà della Fiorentina
Dario Nardella ha parlato a Radio Bruno: “Io faccio il Sindaco di Firenze, il mio primo obiettivo è quello di dare alla città, ai tifosi e alla squadra uno stadio moderno, funzionale e redditizio. Sul tavolo oggi c’è lo stadio Franchi che è la casa della Fiorentina. Lo stadio non può rimanere in queste condizioni o peggio ancora abbandonato. Se Commisso vuole fare uno stadio nuovo in un’altra zona dell’area metropolitana è libero di farlo. Nessuno metterà mai il bastone tra le ruote. Quando ci sarà un progetto di fattibilità tecnica ed economica, come prevede la legge, anche in un’altra area della città metropolitana noi ci impegniamo ad analizzarlo con la massima collaborazione“.
SUGLI OBIETTIVI SULLO STADIO: “Lo stadio Franchi è di proprietà del Comune. Io ho il dovere di occuparmi di questo stadio. Abbiamo speso tanti soldi per la manutenzione dello stadio negli anni. Noi abbiamo a cuore il destino del Franchi a prescindere dalle scelte della proprietà di oggi ma anche di domani. Anche con i Della Valle abbiamo sempre detto che il Franchi andava comunque riqualificato. Oggi siamo convinti che il Franchi debba essere riqualificato per il calcio, poi la proprietà farà le sue valutazioni. E’ giusto coinvolgere i più grandi architetti e progettisti perché stiamo parlando di uno stadio con una grande storia. Stiamo parlando di un investimento da 500 milioni di euro su Campo di Marte. Ovunque si faccia uno stadio servono le infrastrutture per arrivarci. Ad esempio il Viola Park non sarebbe potuto nascere così se non ci fosse stato l’ok per la tramvia e il parcheggio. I lavori del Franchi cominceranno prima della fine del mio mandato. I tempi saranno più veloci di un qualsiasi altro stadio nuovo“.
FRANCHI SENZA SOLDI PUBBLICI: “I soldi saranno a carico del Pubblico visto che non ci sarà l’intervento del Privato. Ma d’altra parte si parla di un patrimonio pubblico. Ma questi soldi non li prenderemo dalle tasche dei fiorentini. E da dove? Abbiamo chiesto un contributo allo Stato visto che si tratta di un bene di rilevanza Nazionale. Abbiamo parlato con il Credito Sportivo e con Depositi e Prestiti e ripagheremo il tutto con il canone di concessione. Cosa che viene pagata da tutte le società che non hanno uno stadio di proprietà. Ci metteremo al tavolo con la Fiorentina per la concessione che scadrà tra un anno e mezzo“.
SENZA COMMISSO COSA SAREBBE SUCCESSO SUL FRONTE STADIO: “Ho sempre avuto grande rispetto per Commisso che ha fatto un investimento importante a Bagno a Ripoli. Questo rispetto non mancherà mai e non ho problemi a manifestare totale collaborazione. Io ovviamente devo andare avanti per la mia strada augurandomi che Commisso possa sposare il nostro progetto. Lui sarà libero di fare le sue scelte e avrà sempre le istituzioni ad aiutarlo. Ma bisogna andare avanti secondo le leggi e che non sia una cosa facile ce lo dimostra la situazione nazionale sugli stadi. Gli stimoli di Commisso sono molto positivi ed è anche grazie a lui che mi sono convinto ad andare fino in fondo sul Franchi. Facciamo tutto questo per la Fiorentina, i tifosi e la città. Passano i sindaci e i proprietari ma la Fiorentina resta. Io poi adesso più che altro sono preoccupato per la situazione in campionato dei viola“.
PROGETTO CAMPO DI MARTE E FRANCHI SE COMMISSO VA A CAMPI: “Noi dobbiamo andare avanti sul progetto di tutto il quartiere. Abbiamo già il finanziamento per la tramvia e stiamo lavorando per un parcheggio da tremila posti e queste cose le facciamo a prescindere. Anzi è un valore aggiunto per lo stadio avere infrastrutture già pronte. Mentre a costruire fuori Firenze servirebbe poi tirare su le infrastrutture. Noi restiamo su un Franchi da 40 mila posti. Se poi la Fiorentina dovesse andare a giocare altrove noi manterremo comunque una destinazione sportiva del Franchi ma non per il calcio. Ma prima di ciò servono atti concreti. A cominciare dal Sindaco tutti bisogna parlare con i fatti. Quando ci sarà la certezze assoluta che ci sarà uno stadio nuovo da un’altra parte è chiaro che ci porremo il problema della nuova destinazione sportiva del Franchi. Ma solo quando ci sarà la certezza assoluta che la Fiorentina giocherà altrove“.
SUGLI SPAZI COMMERCIALI ESTERNI AL FRANCHI: “Ho parlato recentemente con il Sindaco di Bologna e dal punto di vista degli atti formali siamo allo stesso punto. Anche loro hanno scelto una soluzione simile a quella del Franchi con la partecipazione del Privato all’investimento del Comune di Bologna. Noi rimaniamo aperti a questa possibilità ma Commisso ha detto che non intende contribuire alla ristrutturazione. Noi abbiamo previsto volumi commerciali all’interno e all’esterno del Franchi. Questi volumi servono a ripagare l’investimento. Siamo pronti a parlarne con la Fiorentina. Ma si parla di uno stadio molto più redditizio di quello attuale. Quindi la Fiorentina con il nuovo Franchi avrà comunque una struttura più funzionale e redditizia di quella attuale“.
SE I SOLDI SARANNO PRESI DAI FIORENTINI: “Il finanziamento di tutta la ristrutturazione verrà chiesto in parte al Governo e mi sono già attivato. Dobbiamo capire quanto arriverà dallo Stato a fondo perduto. Ci sono fondi europei, nazionali oppure si può attingere al recovery fund. L’altra parte noi la otterremo con un finanziamento a tasso zero da una banca pubblica (Credito Sportivo ecc). Questa restituzione noi la pagheremo con il canone del Franchi. Canone che sarà adeguato ad uno stadio interamente rinnovato. Risultato: i fiorentini non pagheranno un euro. Anche perché saranno realizzati spazi commerciali all’esterno dell’impianto. E saranno messi a reddito per il Comune e anche per la Fiorentina che pagherà un canone di affitto visto che lo stadio non è proprietà della società viola. Ma la Fiorentina trarrà sicuramente benefici e vantaggi da un Franchi moderno. L’investimento che abbiamo programmato produrrà più di mille posti di lavoro in tutta la città. Ed è più o meno quello che aveva previsto la Fiorentina stessa con i suoi studi”.
SULL’AFFITO DEL FRANCHI SENZA FIORENTINA: “Con i se non lavoro. Lavoro con i fatti: c’è uno stadio solo e una squadra sola. La Fiorentina oggi gioca al Franchi. Il mio obiettivo è di dare alla Fiorentina e alla città uno stadio moderno e funzionale. Noi il Franchi lo rimettiamo a posto in ogni caso, anche con un altro nuovo stadio. Anche senza Fiorentina troveremo altri soggetti che potranno utilizzare il Franchi, non siamo affatto preoccupati da questo aspetto. E con gli spazi commerciali, a prescindere dal canone, potremo ripagare l’investimento. Oggi l’unica certezza è il Franchi e noi lavoriamo su questo“.
CASERMA PEROTTI: “No, non si poteva fare, basta chiederlo al Ministero della Difesa. Non si può fare perché ci sono attività che stanno lavorando in quello spazio. C’era un’altra area, la Mercafir ma poi non ci sono state le condizioni per farlo nonostante il tempo e le energie spese“.

Di
Redazione LaViola.it