Queste le parole del Sindaco di Firenze Dario Nardella dal palco del Salone de 500: “In questa onorificenza si racchiude il significato più profondo e autentico del rapporto tra Gabriel Omar Batistuta e Firenze. Questa cittadinanza è il riconoscimento più importante che una città possa dare ad una persona. Tiene conto di molti aspetti: le qualità sportive di Bati sono riconosciute in tutto il mondo, oltre a questo una cittadinanza onoraria si conferisce ad una persona che sappia incarnare i valori di quella città, del popolo, della storia e del modo di vivere di quella città.
Penso che Batistuta abbia sempre manifestato una grande gratitudine e un amore per questa città. Non solo perché tre dei suoi figli sono nati a Firenze, ma anche perché ha voluto continuare a vivere qui ed a tornare periodicamente a Firenze. E’ appassionato della storia di Firenze, e soprattutto è uno dei più grandi ambasciatori della cultura della nostra città. Una persona che decide di legare la sua vita e la sua famiglia a questa città vuol dire per Firenze avere una grande opportunità. Per questo oggi noi siamo chiamati a dare questo riconoscimento a Batistuta: se Gabriel non si è dimenticato di Firenze, Firenze non si è dimenticata di Batistuta. Questo è il sentimento più forte che credo che sia riconosciuto in tutta la cittadinanza, al di là dell’aspetto del tifo. Ci chiediamo su cosa possiamo fare come istituzioni per trasmettere alle nuove generazioni dei valori più sani di convivenza, di rispetto delle regole, di rispetto del prossimo.
Avere delle persone che sono considerate un punto di riferimento, un esempio per le nuove generazioni, significa per noi avere la possibilità di rafforzare un legame che ci consente di trasmettere i valori di cui parlavo prima. Per questo motivo propongo al consiglio comunale la delibera. Mi piace ricordare che il caso della vita ha voluto che nella sua prima partita Batistuta sia entrato in campo al posto di un altro grande uomo come Borgonovo. C’è un filo rosso in tutte queste vite, questo filo oggi è più forte, grazie alla presenza di Bati e a questo consiglio comunale e a questa assemblea. Mi auguro che questo riconoscimento non sia considerato solo un omaggio ma anche una sorta di gratificazione, per portare fuori dalle nostre mura la nostra storia, i nostri valori, il nostro patrimonio”.
Di
Guido Barucco