Sconfitta in Europa League con inferiorità numerica: limiti sulle fasce e non solo. Il commento del tecnico di Certaldo, che pensava già alla Fiorentina
Tre gol, tutti in una volta. Finora, non era mai successo. Al Maradona, poi, dove il Napoli vorrebbe costruire la propria stagione. Il risveglio è stato brusco, provocato da un avversario, lo Spartak Mosca, che ha saputo approfittare delle amnesie napoletane per aprire alle tre ripartenze vincenti, nel secondo tempo. Una prestazione sotto tono, aggravata dall’espulsione di Mario Rui che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco. Nel secondo tempo, il calo generale del collettivo, ha determinato la sconfitta. Questa l’analisi della Gazzetta dello Sport sul ko per 3-2 di ieri in Europa League del Napoli, avversario domenica della Fiorentina.
PRIMA SCONFITTA. Finora, il Napoli non aveva conosciuto la delusione per la sconfitta. Tra campionato ed Europa League, infatti, aveva ottenuto 6 vittorie e un pareggio (a Leicester). Lo Spartak Mosca ha cambiato l’umore dell’ambiente. «Quando si perde, i ragazzi entrano nello spogliatoio a testa bassa dispiaciuti, ovviamente», ha commentato Spalletti. L’espulsione sanguinosa di Mario Rui ha evidenziato ancora una volta la mancanza di alternative sulla fascia a sinistra. Per ovviare al problema, Spalletti ha spostato Di Lorenzo sulla zona mancina e inserito Malcuit a destra. Il nazionale di Roberto Mancini ha dimostrato, ancora una volta, che lui non è fatto per ricoprire quel ruolo. La sue incertezze hanno permesso allo Spartak di dilagare. «L’analisi sulla fascia sinistra è corretta. Però, stiamo recuperando Ghoulam, che ritengo sia fortissimo. Certo, bisogna vedere come ritornerà in una partita vera. Presto però lo capiremo».
TANTE ENERGIE. Per Spalletti resta l’amarezza e la consapevolezza che sono state spese tante energie e, domenica, il Napoli giocherà al Franchi, contro la Fiorentina. Un impegno tosto, che richiederà determinazione e la giusta condizione fisica. Ieri sera, la squadra ha finito in affanno.
INSIGNE. Il tecnico ha sostituito Insigne nel primo tempo: “Il cambio? Secondo me è facile da valutare, io ho da portare Insigne fresco a Firenze. Nei miei programmi c’era di sostituirlo al 60’/70′. A quel punto lì hai un uomo in meno, devi coprire a tutta fascia, ho più equilibrio perché Politano è più difensivo di lui, ha giocato comunque un tempo e me lo ritrovo nelle condizioni giuste per la partita di domenica“, ha detto Spalletti a Dazn.

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Redazione LaViola.it