Quarta vittoria di fila per gli azzurri, Neres protagonista. Viola in caduta libera: Monza e Torino diventano sfide decisive
Il campionato ha una nuova stella, come scrive il Corriere dello Sport-Stadio. David Neres ha conquistato Napoli con la sua tecnica sopraffina, il dribbling fulminante e la capacità di accendere le partite. Il gol al Franchi, di destro nonostante il mancino naturale, è l’ennesima conferma del suo talento. Inizialmente relegato in panchina da Conte, che ne chiedeva maggiore disciplina tattica, il brasiliano ha saputo evolversi, diventando più maturo e disposto al sacrificio. Oggi è un’arma imprescindibile, capace di non far rimpiangere Kvaratskhelia e Politano.
Il merito va a Conte, che ha chiuso il girone d’andata con 44 punti, superando le medie delle prime stagioni di Sarri e Spalletti. La vittoria di Firenze, la quarta consecutiva, certifica la solidità del gruppo: Lobotka è il solito regista dominante, Anguissa e McTominay combinano fisicità e qualità, mentre Rrahmani guida una difesa compatta anche senza Buongiorno. Questo Napoli ha fame e determinazione, caratteristiche essenziali per puntare in alto.
Situazione opposta per la Fiorentina, in caduta libera. L’ultima vittoria risale a inizio dicembre contro il Cagliari, poi solo un pareggio e tre sconfitte, con un crollo dal terzo al sesto posto e un distacco di 12 punti dalla vetta. Palladino ha provato a cambiare strategia contro il Napoli, tornando al 3-4-2-1 per blindare la difesa, ma la squadra ha perso incisività offensiva e ha pagato a caro prezzo gli errori individuali. Moreno, al debutto in Serie A, ha concesso ingenuamente il rigore del 2-0, mentre Dodo si è fatto sorprendere nell’azione del tris di McTominay.
Il ritorno al 4-2-3-1 nell’ultima mezz’ora è servito a poco. Ora servono risposte immediate: le sfide con Monza e Torino diventano decisive. La Fiorentina non può permettersi di continuare su questa strada.

Di
Redazione LaViola.it