I tifosi azzurri accusano De Laurentiis per il caro prezzi: un biglietto in curva costa 35 euro. Il Napoli ha cercato di rispondere alla protesta con alcune promozioni
E anche il mercoledì è sfilato via così, senza acuti. Tradotto: la prevendita di Napoli-Fiorentina, secondo show di campionato al San Paolo in programma sabato alle 18, non decolla. Anzi: è piuttosto statica. Ferma alla protesta delle curve sui prezzi del settore (35 euro) e a un dato che stride notevolmente con la fame di calcio che i napoletani hanno sempre dimostrato dopo una sosta.
E invece, niente da fare: più o meno 12mila, i biglietti venduti finora. Pochi davvero, considerando che la partita è in programma tra due giorni. Pochi sul serio, alla luce della promozione del club – under 14 a 2,50 euro – e del gran bisogno che la squadra ha della sua gente. Milan insegna.
L’INCERTEZZA. E allora, l’attesa. L’attesa che non c’è di tornare allo stadio in grande stile, dopo un’assenza prolungata dal 25 agosto. Dalla notte con i rossoneri. Per il momento, dicevamo, la voglia di calcio post sosta, e di ritrovare un San Paolo chiuso da quasi tre settimane, non trova riscontri.
Lo dicono i numeri: intorno ai 12mila, qualcosa in meno e non in più, gli spettatori assicurati per la sfida con la Fiorentina. Una quota destinata, sì, a crescere, ma chissà di quante unità: è vero che i biglietti saranno venduti fino al fischio d’inizio, ma i giochi si faranno tra oggi e domani.
IL MOTIVO. La protesta delle curve sotto forma di striscione dinanzi al prezzo di 35 euro (“Vogliamo il settore popolare”), e in genere i mugugni dell’ambiente, non sono stati mitigati anche dalla promozione indetta dal Napoli: ogni adulto può infatti acquistare biglietti a 2,50 euro per gli under 14 da lui accompagnati. Senza limiti di numero o distinzione di posto.
Di
Redazione LaViola.it