Le dichiarazioni in esclusiva ai nostri microfoni dell’ex allenatore azzurro sul giovane centrocampista che piace alla Fiorentina
In attesa della ripartenza del campionato di Serie A, la Fiorentina sta iniziando a programmare anche il proprio futuro. Nelle scorse ore, Daniele Pradè ha incontrato Federico Pastorello, intermediario dell’operazione che ha portato Dalbert in viola e agente del talento dell’Empoli, Samuele Ricci. Il classe 2001 è sicuramente il prospetto più interessante del campionato cadetto e ha già attirato su di sé l’interesse di vari club italiani ed esteri. Per conoscerlo meglio, LaViola.it ha contattato in esclusiva l’ex allenatore dell’Empoli e vice di Andreazzoli, Roberto Muzzi:
Quali sono le caratteristiche di Ricci?
“È un giovane interessante che può giocare sia play che interno: ha questa capacità di essere molto bravo in entrambi i ruoli. Per lui non fa differenza giocare in un centrocampo a due o a tre. Per quanto è intelligente può interpretare tutti i moduli. È molto agile e conosce i tempi di gioco per inserirsi. Gioca già da veterano”.
Lei è stato l’allenatore che gli ha concesso più minutaggio: cosa l’ha convinta?
“Mi ha convinto la sua personalità e la sua bravura. Mi sono detto ‘È un ragazzo giovane ma gioca da veterano’ e io l’ho messo in pianta stabile perché mi dava garanzie su tutto, dalle coperture agli inserimenti. Già lo scorso anno si allenava con noi, ma quando sono tornato quest’anno ho visto che era maturato e irrobustito. L’ho visto pronto per questo salto”.
Lo vede pronto per un ulteriore salto tra qualche mese?
“Per me è pronto. Deve fare ancora qualche partita perché è giovanissimo, però cresce e impara velocemente in modo impressionante. È un talento che deve essere tutelato, ma ha la testa per fare questo salto. Quest’anno si è messo in mostra su tutti. Lui insieme a Frattesi, un altro ottimo giocatore”.
In cosa crede che deve migliorare?
“Credo che l’esperienza lo aiuterà a migliorare tutto. Chiaramente è al primo anno di Serie B e in pochi mesi ha fatto davvero molto bene. È un ragazzo con la testa a posto, che può ancora migliorare per diventare un grande giocatore“.
C’è qualche aneddoto che può raccontarci del vostro rapporto?
“Prima che arrivassi io, lui giocava spezzoni di partita. Quando sono arrivato gli dissi subito che con avrebbe giocato titolare, perché avevo fiducia in lui e mi guardò sbalordito. Glielo dissi perché già vedevo in lui un giocatore che mi poteva dare tanto”.
La stagione della Fiorentina?
“C’è un grande progetto, ma sicuramente ci vuole tempo. Sono sicuro che la Fiorentina tornerà ad essere una squadra importante come gli altri anni”.
Dopo che lo scorso anno ha avuto modo di lavorare con Dragowski a Empoli, si sarebbe aspettato questa stagione da protagonista in maglia viola?
“Ero convinto che si potesse confermare alla Fiorentina. Un portiere con grandi doti fisiche e un ragazzo eccezionale, oltreché un grande lavoratore, che sa facendo un bel campionato. Il nostro rapporto lo scorso anno è stato ottimo”.
Ad inizio stagione da vice di Andreazzoli al Genoa ha avuto modo di conoscere anche Agudelo…
“Agudelo è un giovane veramente interessante. Può fare sia il trequartista che l’interno. È un giocatore rapido, ma che deve crescere tanto perché l’impatto con il campionato italiano non è facile. Se riesce ad esprimere il suo valore diventerà un giocatore importante per la Fiorentina. Pizarro è partito da trequartista e lui ha le stesse caratteristiche”.

Di
Mattia Zupo