Prima della conferenza stampa di mister Pioli, ecco anche la presentazione dell’attaccante colombiano, come nuovo attaccante della Fiorentina
Queste le prime parole di Luis Muriel in sala stampa: “Alla base c’è stata la mia parola, dai primi giorni di dicembre è nata questa idea di venire qui. La società ha fatto un lavoro duro, non era facile ed ha fatto un grande sforzo. Negli ultimi giorni c’era la possibilità di andare al Milan, ma la mia idea non è mai cambiata. Avevo già parlato col direttore e col mister, mi avevano trasmesso la carica giusta per prendere questa decisione“.
Quale il miglior Muriel: “L’ultimo anno alla Samp ed il primo a Udine, la situazione era simile. Giocavo a Udine con di Natale ed a Genova con Quagliarella. Sono stati i miei momenti migliori, ho fatto delle belle cose“.
Cosa rappresenta Firenze? “Per me rappresenta tanto, sono in un momento importante della mia carriera. Ho una maturità acquisita dopo tante esperienze. Essere qui adesso è importante, posso dare tanto e questa piazza può dare tanto a me: è il momento giusto per essere qui“.
Sulla forma fisica: “Dal mio arrivo tutti si sono resi conto di come sono, in allenamento ed in partita amichevole. Queste voci girano quando le cose non vanno bene, quando tutto va bene nessuno parla del mio peso. Questi ultimi anni sono cresciuto tantissimo anche in questo senso: da giovane ho sbagliato, adesso ho una maturità che mi permette di stare bene e queste voci sono rimaste nel passato“.
Sul riscatto: “Il mio obiettivo è far bene in campo, se faccio bene sicuramente il riscatto sarà una conseguenza. Penso a lavorare bene ed a mettermi a disposizione per dare il massimo“.
Sul giocare con Simeone: “In qualsiasi ruolo d’attacco posso giocare. Mi trovo bene con un’altra punta, ma la decisione finale ce l’ha il mister e sono a sua disposizione“.
Un sogno: “Il mio obiettivo adesso è solo quello di rimanere tanti anni qui, in una città bellissima ed in una squadra storica“.
Obiettivo di gol: “Mettere numeri non mi piace, poi sono cose che ti vanno contrarie quando passa il tempo. Mi piace far gol, cercherò di farne più possibile, ma prima di tutto mi devo conquistare il posto“.
Sui compagni di squadra: “Mi ha colpito il gruppo, sono arrivato in una squadra di ragazzi bravissimi. Dal primo allenamento sembrava fossi con loro da tanti anni. Mi ha reso molto felice questa cosa, è più facile dare tutto in campo. Ho parlato di più con gli argentini, per la lingua e perché sono stato sempre insieme a loro, ma con tutti ho avuto una chimica importante“.
Su Cuadrado: “E’ stato molto importante in questi giorni. Quando ha saputo della possibilità mi ha subito chiamato, mi ha detto di venire qui perché farò molto bene. Mi ha parlato molto bene della società e della piazza. So che mi dice cose vere, perché lo conosco ed ha vissuto questa squadra“.
Sul paragone con il brasiliano Ronaldo: “Sono cose che fanno piacere, vuol dire che qualcosa stai facendo bene. L’ho preso sempre come una motivazione in più per fare grandi cose. Adesso lo prendo più con calma e con piedi per terra: mi rende orgoglioso essere paragonato a lui, ma devo fare il mio percorso e magari spero di arrivare a quei livelli lì“.
Sul Torino: “E’ una delle squadre più aggressive, pressa molto bene ed è molto fisica. Sicuramente ti porta a fare il massimo per vincere. In questi giorni abbiamo avuto modo di vedere qualcosa, non ho potuto seguire tanto il calcio italiano, ma questi due giorni mi serviranno tanto per capire anche come giocano loro“.

Di
Alessandro Latini