Sufficienza per La Gazzetta, ‘inadeguato’ per Il Corriere dello Sport. L’analisi degli episodi: “Difficile non dare un rigore così”
Quotidiani discordi sulle valutazioni per Fabbri e la squadra arbitrale. Per la Gazzetta il fischietto di Lazio-Fiorentina è da 6 in pagella: “Al 5’ scatta il primo giallo ai danni dei viola per un supposto fallo di Dalbert ai danni di Lazzari, ma le immagini sembrano scagionare il viola che tocca solo con la mano la gamba dell’avversario. Al 31’ su una punizione battuta dalla Lazio Pezzella blocca Milenkovic Savic in area disinteressandosi del pallone ma l’arbitro Fabbri lascia giocare. Al 41’ mani di Badelj su rimpallo ravvicinato di Ceccherini, Fabbri lascia correte, la lettura sembra corretta per le posizioni dei due giocatori coinvolti e per la dinamica. Al 45’ Bastos entra malissimo su Ghezzal col piede alto e rischia tantissimo, Fabbri opta per un giallo ma sembra una misura light.
Al 66’ Caicedo sa trovare con mestiere un rigore: Dragowski si assume un rischio che gli è fatale. Caicedo trova infatti la gamba del portiere viola e l’arbitro Fabbri indica il dischetto. Caicedo sembra già in caduta, ma l’arbitro è certo e ripete: «L’ha preso, l’ha preso», nulla può quindi il Var davanti a una valutazione chiara. Al 71’ Ribery giù in area ma nel contrasto di Patric non c’è nulla, lettura corretta. Al 79’ altro giallo arancione per Radu in ritardo su Badelj con piede a martello. Al 95’ il Var manda Fabbri al monitor: a palla lontana c’è una inspiegabile gomitata di Vlahovic a Patric. Rosso diretto”.
Voto 5 invece a Fabbri per Il Corriere dello Sport, che giudica l’arbitro ‘inadeguato’: “Tanti episodi per Fabbri, internazionale dal 2019, eppure non riesce proprio a rubare l’occhio, ad essere convincente. Tecnica rivedibile, spesso lascia andare, poi fischia moltissimo. Male il disciplinare: Bastos è da arancione (non prende il pallone, per fortuna di Ghezzal neanche l’avversario), Parolo era da doppio giallo, rischia pure Radu, il VAR gli segnala la gomitata di Vlahovic. Inadeguato.
Il contatto fra Dragowski e Caicedo (ingenuo l’uno, bravo l’altro) c’è, difficile non dare un rigore così e difficile anche che il VAR (c’era Mazzoleni) possa intervenire. C’era stato un precedente intervento, sempre su Caicedo, nel primo tempo: Ceccherini ingenuo, tutte e due le braccia sulle spalle dell’attaccante, in area, ha rischiato davvero il rigore. Contrasto Luis Alberto-Dalbert, il pallone schizza sulla pancia (e sul braccio destro) di Badelj: non punibile (braccio vicino al corpo). E’ più punibile il contatto deliberato fra Pezzella e Milinkovic, il viola si salva perché Jony non ha ancora battuto la punizione (pallone non in gioco)”.
Di
Redazione LaViola.it