UN RIGORINO, MA SENZA VAR. Sul 2° rigore per la Juve, così il Corriere: “Partiamo dall’episodio che ha fatto esplodere Commisso: in slalom Bentancur entra in area, lo affronta Ceccherini, ponendo ostacolo (soprattutto col braccio sinistro che si allarga) fra l’uruguaiano e il pallone. Ricorda, a grandi linee, lo stesso intervento di Oliva su Young di domenica scorsa. C’è da dire che Bentancur, di suo, attinge da evidenti studi all’Actors Studio di New York, non fa nulla per rimanere in piedi. Rigore? Siamo al limite, percentuali sul filo (55%-45%, come la girate fate bene), sicuramente – per i dettami di Rizzoli (che poi questi siano discutibili, è capitolo a parte…) – mai da OFR. Essendo un fallo di contatto, Pasqua lo ha valutato tale, assegnando il rigore. A questo punto è intervenuto Calvarese al VAR: utilizzando la possibilità che il fallo inizi fuori area (se è davvero per millimetri) per richiamare l’arbitro a bordocampo e capire da lui dove sia iniziato. Lo si capisce perché la prima immagine che gli propone è proprio quella dalla 16 metri, sicuramente non la migliore per valutare l’entità del fallo, ma per valutarne la posizione sì. Salvo, poi, passare ad altre immagini, quella frontale ad esempio. Bella “furbata”…
RIGORE NETTO. Si perde, invece, Pasqua il rigore per il fallo di braccio (il sinistro, largo) di Pezzella sul tiro dal limite di Pjanic. L’arbitro di Tivoli fa segno a tutti che le braccia sono raccolte al corpo, le immagini dicono esattamente il contrario.
IGOR SU RONALDO. L’errore che non ha bisogno di tante spiegazioni tanto è clamoroso, invece, è la mancata concessione del penalty per un abbraccio in area della Fiorentina di Igor su Ronaldo: in attesa di un cross, infatti, il portoghese cerca la profondità, Igor viene colto un po’ di sorpresa, lo abbraccia con il braccio sinistro, come fosse un placcaggio (nella notte s’è disputato il Super Bowl), impedendogli di proseguire e fino a mandarlo al tappeto”.