Prima legge in Italia per evitare altre tragedie come quella avvenuta al capitano della Fiorentina e al calciatore del Castelfiorentino
Per Davide Astori, per Mattia Giani e per evitare altre tragedie. Contro le morti cardiache improvvise nei giovani, scrive La Nazione, la Regione Toscana erge uno scudo, sotto forma di legge: è la prima in Italia. Mercoledì la Commissione Sanità ha approvato una bozza che la prossima settimana approderà in consiglio regionale.
La morte cardiaca improvvisa è un evento raro che colpisce giovani all’apparenza sani (si calcola un ragazzo su 100mila), spesso durante l’attività sportiva: le conseguenze sono devastanti e lasciano una ferita profonda nelle famiglie e nelle comunità. La proposta di legge si basa sull’esperienza già avviata con il Progetto Just: «Abbiamo sviluppato un modello sostenibile ed efficace per identificare in maniera precoce le morti cardiache improvvise – spiega Michele Emdin, docente di cardiologia al Sant’Anna e direttore del dipartimento cardiotoracico della Fondazione Monasterio – Abbiamo sottoposto un campione di 1600 studenti a elettrocardiogrammi digitali e a questionari. La conclusione? Cinque di loro sono esposti al rischio di morte cardiaca improvvisa, un rapporto atteso».
L’esperienza pilota ora è pronta a trasformarsi in controlli a tappeto, in tutte le quinte superiori della Toscana. La bozza di legge, sottoscritta da tutti i componenti della commissione, approderà in aula a breve e prevede una spesa di 100mila euro l’anno. «Si tratta di uno screening che prevede un elettrocardiogramma digitale di assoluta accuratezza che potranno svolgere direttamente i docenti in classe dopo una specifica formazione – continua Emdin –. Ma anche di un questionario che stabilisce la familiarità dei ragazzi alle morti cardiache improvvise che sono condizioni eredo-genetiche. Incrociando questi due dati siamo in grado di individuare i ragazzi più esposti al rischio e indirizzarli verso un percorso specifico».
Agli screening in classe si affianca poi tutta una serie di interventi di prevenzione sulla scia di quanto avviene già in Danimarca: «Abbiamo previsto corsi di rianimazione cardiopolmonare per studenti e personale scolastico, con rilascio di certificazioni regionali», evidenzia Enrico Sostegni, che oltre a essere il primo firmatario della legge è consigliere regionale Pd e presidente della commissione Sanità. «Inoltre – aggiunge –, si prevede l’istituzione di un registro regionale della morte cardiaca improvvisa, strumento fondamentale per raccogliere dati, individuare i fattori di rischio, promuovere la ricerca scientifica e orientare le politiche sanitarie».
La Toscana che ha pianto la morte del capitano della Fiorentina e poi del giovane calciatore del Castelfiorentino, ora è pronta a varare la prima ’legge del cuore’ in Italia per salvare altri giovani da un male invisibile.
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Redazione LaViola.it