Montolivo e l’addio al calcio: “Mi hanno condannato a smettere. Situazioni surreali”

L’ex capitano di Fiorentina e Milan Riccardo Montolivo: “Non ho mai fatto casino. Mi hanno condannato a smettere” 

L’ex capitano di Fiorentina e Milan Riccardo Montolivo parla così al Corriere Dello Sport della decisione di dire addio al calcio: “Non ho mai fatto casino perché l’educazione e il rispetto sono i valori con i quali sono cresciuto, ho una solida disposizione morale alla tolleranza, anche se qualcuno con me ha davvero esagerato. Non ho rilasciato interviste, non ho cercato sponde facili perché per me doveva sempre prevalere il Milan. Sono fatto così, se avessi fatto la guerra avrei probabilmente ottenuto qualcosa, ma non mi sarei potuto più guardare allo specchio… Ho vissuto un’esperienza surreale. Mi facevano allenare da solo, da solo o insieme a Halilovic. Giusto al torello partecipavo. Nelle partitelle tra la prima squadra e le riserve o la Primavera giocavo sempre con le seconde e venivo impiegato in tutti i ruoli tranne nel mio. Mi hanno condannato a smettere. E non ho avuto neppure la possibilità di salutare i tifosi dopo sette anni”.