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Montiel e quel sinistro laser: il piccolo spagnolo incanta

il giovane attaccante ha già conquistato i compagni. Ora deve strutturarsi fisicamente per la Serie A

Vietato paragonarlo a qualcuno, se non altro perché 24 mesi fa Diakhate è stato accostato a Pogba e poi lo ha ricordato di striscio, almeno finora. Quindi tranquillo, Toful Cristobal Montiel Rodriguez, per tutti Montiel: nessun paragone.

Solo tante occhiate incuriosite, i complimenti di Benassi e lo stupore degli altri compagni. Da qui a dire che Montiel diventerà un bravo calciatore, ce ne corre.

E’ UNO SPAGNOLINO esile di 18 anni (11 aprile 2000), non altissimo e magrissimo, ma si sa, la stirpe iberica non fabbrica colossi. Corvino ha girato 2 milioni al Maiorca per pagare la clausola rescissoria e portarlo a Firenze.

Cosa ha visto in lui? Prospettive difficili da codificare, guizzi di talento però facili da vedere. L’Esilino è un giocoliere e in allenamento. Ci siamo divertiti a sbirciarlo durante le pause, fra un esercizio e l’altro: mentre qualcuno si mangia le unghie, lui passa il tempo confezionando ricami con la palla.

ANCHE i calci d’angolo sono da spot, tesi ma vellutati, mitragliate dolci che raggiungono la testa mirata che Toful Cristobal Montiel eccetera vuole raggiungere: e dopo la decima esecuzione ben riuscita abbiamo deciso che non era un caso, lo smilzo mette la palla dove vuole, non solo, la recapita con il giro giusto, morbida e tesa, equilibrio raro.

Ma non è solo roba da circo, perché in partita il ragazzo ricorre al repertorio da calciatore e confeziona cioccolatini per i compagni. E che gran gol contro il Borgo, due finte secche in corsa e tracciante di sinistro in area.

CALMA e gesso, fin qui confronti in partitella e contro squadre dilettanti. Il sospetto è che contro avversari veri Montiel rischi il decollo in orbita, la struttura è troppo fragile per reggere il confronto e allora, carino, sai che cosa puoi farne in serie A di quei ricami così bellini da vedere in allenamento?

Insomma, Montiel come Hagi junior? La prima impressione è che il talento sia addirittura superiore, la pulizia del calcio di sinistro è rara, la tecnica anche, i dubbi sono legati al fisico. Come sempre l’impegno farà la differenza. Il piede sinistro lo abbiamo ammirato, come sarà invece la testa dell’Esilino?

Dove lo porterà il suo carattere? Gli resterà stretta la Primavera, dove la Fiorentina ha per ora deciso di smistarlo? Vedremo. Intanto godiamoci il contatto fra la sua scarpa sinistra e la palla, in allenamento pochi altri paragoni con gente passata da qui.

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