Il tecnico è sempre sotto esame da parte dei tifosi, che si dividono tra montelliani e non. Al campo sempre l’ultima parola. Ora Vincenzo ha in mano la squadra
In un periodo storico viola come questo, dove tutti godono di ampio credito, chi pare essere sempre sotto la lente di ingrandimento è Montella. Vittoria o pareggio che sia (la sconfitta non la prendiamo neppure in considerazione) il «sì, ma…» è un ritornello che rimbalza semiserio tra chi ha nel cuore le sorti della Fiorentina, riferito ovviamente all’allenatore, al quale mancherebbe sempre un centesimo per fare la lira, o euro che sia. Senza pensare che lo stesso Aeroplanino il viola se lo sente sulla pelle, scrive La Nazione.
Ma non cercate conferme con il diretto interessato perché potrebbe sfoderare il suo sorriso migliore, per celare un po’ di imbarazzo. Chi lo conosce bene conferma come Montella sia stato sereno anche nei momenti di difficoltà e lo è ancora di più adesso che la squadra sta crescendo, ma soprattutto lo sta seguendo. La dirigenza non lo ha mai messo in discussione, parlando spesso con lui in un rapporto quasi simbiotico; ognuno però con le sue idee. Può aver sbagliato alcuni cambi, anche insistere a giocare senza un vero numero 9, ma la sensazione è che all’esterno debba pagare non si sa bene cosa per tornare nelle grazie del pubblico di Firenze. Come se il peccato originale di essere tornato perché richiamato dalla famiglia Della Valle sia una sorta di marchio indelebile pronto a tornare a galla appena il risultati sul campo non vanno per il verso giusto. (…)
Le colpe attuali di Montella? I detrattori sostengono come non sia in grado di leggere la partita e che giocare senza centravanti un’eresia tattica (ma lui ha sempre sostenuto che la punta centrale sarà la naturale evoluzione della Fiorentina). I più buoni sostengono che non sempre ha il guizzo giusto nei cambi; su questo si può sempre migliorare, magari con l’aiuto di Ribery, come ha scherzato il tecnico nel dopo gara a Reggio Emilia. I montelliani di ferro ribattono che una squadra costruita secondo le sue idee può tornare a far divertire Firenze, perché con Commisso le ‘dimensioni’ possono tranquillamente aumentare. La sua Fiorentina è stata una delle ultime a giocare un calcio di qualità. Questa è storia, il resto filosofia. A parlare come sempre sarà il campo. E Montella è sicuro del suo lavoro.
Di
Redazione LaViola.it